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Posta ai piedi delle Alpi, nella zona territoriale a nord di Torino. Ivrea è un comune ricco di storia, considerato il capoluogo del Canavese….

Di Ivrea si sa con certezza che fu fondata dai Romani nel 100 a.C. sulla base di un antico insediamento pre-esistente, per poi diventare parte della Via Francigena.

L’itinerario francigeno nel passato era molto importante dato che, arrivando da nord, dalla Valle d’Aosta, si faceva una sosta a Ivrea, per poi proseguire fino alla volta di Roma.

Questa via era una zona ricca di scambi e comunicazioni, dove passavano non solo mercanti ma anche politici, interi eserciti oltre che uomini di cultura.

Il nome originale di Ivrea era Eporedia, che significava carro equestre trainato da cavalli, ed è divisa in due zone principali, la città antica e la città industriale.

La città antica contiene testimonianze medioevali e romane come il Castello d’Ivrea, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il ponte vecchio e il borghetto, un centro urbano posto al di là del ponte.

Sulla città industriale, si deve ricordare che Ivrea è diventata patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco e offre un itinerario legato all’eredità olivettiana riguardante l’edilizia e l’urbanistica. Nel luglio 2018 è arrivata la nomina di patrimonio dell’Unesco premiando Ivrea come città industriale del 20esimo secolo.

L’Olivetti nacque nel 1908 e fu da sempre non solo una semplice industria ma una vera propria città industriale all’interno della città d’Ivrea dove, con gli spazi lavorativi, sorgevano le aree da vivere insieme alla comunità e le residenze per i dipendenti.

Ivrea propone ai suoi visitatori un bellissimo percorso naturalistico in cui sono inclusi ben cinque laghi, una delle zone più belle della regione, con la possibilità ai turisti di visitarla a piedi o in bicicletta.

Il lago Sirio è il più grande, conosciuto e balneabile, il lago Nero è altamente suggestivo, percorribile attraverso un sentiero circolare, il lago Pistono è immerso nella natura tra alberi di castagno e vigneti, il lago di Campagna ha una vista magnifica sul canavese e l’anello di Maresco di Bienca che permette di osservare i resti di un antico acquedotto romano.

A Ivrea ci sono anche i Balmetti di Borgofranco, un fenomeno naturale che si è venuto a creare nel corso dei secoli.

La parola balmetti indica cavità naturali nate spontaneamente. incastonate tra le rocce, particolarmente importanti per l’affinazione e la conservazione del vino.

Parte della tradizione è il carnevale d’Ivrea, nato nel periodo medioevale, che si sviluppa attorno a leggende che interessano personaggi come la mugnaia, il barone, il generale, gli ufficiali a cavallo e tanti altri.

Ma il carnevale d’Ivrea è conosciuto anche per la battaglia delle arance., dove turisti e popolani si riversano nelle strade indossando un cappello rosso (berretto frigio) e combattono a colpi di arance. La città è nota anche per la produzione di vini come l’Erbaluce di Caluso, Carema e Canavese.

Nella gastronomia, famosissime sono le miasse, rettangoli croccanti cucinati con farina di mais, uova, olio e acqua da accompagnare rigorosamente con formaggio piccante e leggermente speziato, noto come Salignun.