La premiazione tanto attesa del noto enologo internazionale vede in vetta alla classifica numerose etichette prodotte dalle cantine #Firriato, una premiazione che conferma la dote produttiva dell’azienda vinicola siciliana.

Nel corso della sua ultima premiazione internazionale, il noto enologo James Suckling aggiudica punteggi da capogiro a numerosi vini Firriato: i vini prodotti dalla ormai rinomata realtà vinicola siciliana conquistano punteggi che raggiungono e superano i 90 punti.

Una grande soddisfazione per i produttori dell’azienda vitivinicola Firriato che hanno conquistato il pieno consenso del critico seguito da appassionati, esperti e produttori del settore vitivinicolo che, data la sua dimostrata autorevolezza, lo considerano uno dei più alti punti di riferimento nel mondo del vino.

Fondatore della redazione europea della rivista Wine Spectator, James Suckling ha una lunga esperienza con produttori e consumatori di alto livello.

Ogni anno stila una classifica dei migliori vini venduti nel mondo in cui i vini italiani, spesso di origine toscana, risultano sempre tra le migliori preferenze espresse. Nella sua ultima valutazione, accanto a grandi etichette nazionali e internazionali, compare in più occasioni il nome di Firriato.

 I vini premiati sono tutti provenienti da terroir selezionati per via delle risorse autentiche e distintive che trasferiscono alle uve.

I vini Firriato Le Sabbie dell’Etna rosso e Le Sabbie dell’Etna bianco hanno guadagnato rispettivamente ben 92 e 91 punti in classifica: entrambi ottenuti con uve autoctone del vulcano – Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio per il rosso, Catarratto e Carricante per il bianco – sintetizzano egregiamente gli aspetti caratteristici del terroir vulcanico, unico nel suo genere, offre un clima che coniuga le peculiarità della montagna al contesto mediterraneo.

Escursione termina notevole, composizione geologica introvabile altrove in Italia e un suolo cosparso di lava: le viti che affondano le radici in questo straordinario ambiente pedoclimatico crescono con caratteristiche uniche che fanno delle uve una materia prima rara e preziosa.

La capacità dell’azienda vinicola Firriato nel trasformare le materie prime in essenze enologiche di qualità eccelsa si dimostra non solo nella straordinarietà delle etichette prodotte sul vulcano: ogni terroir selezionato dalla cantina sull’ampia superficie siciliana si distingue per una vocazione speciale.

A dimostrazione di ciò arriva l’apprezzamento ufficiale di James Suckling anche per diversi vini Firriato prodotti nel terroir dell’agro trapanese, la punta più a ovest dell’isola che affaccia sul cuore del Mediterraneo, nella tenuta di Baglio Sorìa Firriato: 91 punti per il Santagostino rosso, per il Sorìa Frappato, per il Qater Vitis rosso e per il Quater Vitis bianco.

Queste etichette offrono uno scorcio molto interessante sulla vocazione vinicola del territorio: realizzate anch’esse a partire da sole uve di origine locale, sono l’ulteriore conferma di come Firriato riesca a coniugare le competenze consolidate in anni di esperienza con la sensibilità e la capacità di esaltare attraverso i processi produttivi le qualità naturali del territorio.

A completare la collezione di vittorie, altri tre vini Firriato, questa volta originari dell’isola di Favignana; il piccolo pezzetto di terra che galleggia tra le isole Egadi ospita vigneti che offrono alla cantina Firriato uve ricche di benefiche influenze marine.

La loro qualità si trasferisce nei vini Firriato Bayamarone, Grillo Altavilla della Corte e Favinia La Muciara, tutti premiati da James Suckling a pari merito con 90 punti in classifica.