Festivalbar

Una manifestazione che ha visto big della musica come Lucio Battisti e Eros Ramazzotti, che arrivava alla sua conclusione presso l’arena di Verona…

Il Festivalbar nacque nel 1964 da un’idea di Vittorio Salvetti allo scopo di scoraggiare la diffusione e la produzione di musica indipendente con una gara fra le canzoni dell’estate, per eleggere quella rappresentativa del capitale a disposizione dalla major che la supportava.

La misurazione delle preferenze del pubblico avveniva con gli ascolti rilevati dai juke-box disseminati nei bar di tutta Italia, dove a ogni apparecchio era applicato un contatore”che rilevava quante volte un brano veniva scelto e suonato.

Alla fine dell’estate, la somma di tutte le gettonature, poiché il brano partiva inserendo nel juke-box un apposito gettone, decretava il vincitore, che avrebbe ulteriormente incrementato i suoi introiti sfruttando il festival come pubblicità a costo zero.

La manifestazione aveva inizialmente solo una premiazione finale, in settembre, che a partire dal 1968 fu una vera e propria serata televisiva e venne trasmessa su Rai 2 fino al 1982, presso l’Arena di Verona.

Dal 1983 in poi, con il passaggio alle reti Fininvest, la manifestazione cambiò regolamento e format, diventando uno spettacolo itinerante, ripreso settimanalmente da una diversa piazza d’Italia.

Alcune location, come l’arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro, ospitarono la kermesse per molti anni consecutivi.

Anche il meccanismo di voto cambiò, con il vincitore stabilito in base al numero di passaggi radiofonici e televisivi ottenuti e dai risultati di vendita.

La ventitreesima edizione del Festivalbar nel 1986 vide la nascita del Festivalbar 33, cioè la premiazione del miglior 33 giri dell’estate, mentre una polemica portò il Ministero dei Beni Culturali a negare le autorizzazioni affinché la serata finale potesse svolgersi all’Arena di Verona.

Durante questo periodo anche la serata finale ebbe un carattere itinerante, svolgendosi ogni anno in una piazza diversa, come Piazza degli Scacchi di Marostica, Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno e Piazza del Plebiscito a Napoli.

La popolarità di cui godette rese il Festivalbar, un appuntamento irrinunciabile dell’estate, dove furono lanciati la maggior parte dei cosiddetti tormentoni estivi, e molti artisti emergenti trovarono l’adeguato spazio grazie anche all’introduzione, in anni recenti, di un premio speciale, detto premio Rivelazione, per i nuovi talenti.

Il Festivalbar ha portato fortuna anche a molti dei suoi presentatori, Fiorello e Amadeus, entrambi inizialmente deejay e presentatori di programmi musicali ma “consacrati” in seguito come intrattenitori e showmen a tutto tondo e, negli anni Ottante, il Festivalbar fu una delle prime esperienze in prima serata di Gerry Scotti, ex speaker di Radio Deejay.

Negli anni Novanta il Festivalbar iniziò a fine maggio, con un grande gala di apertura registrato in un’unica serata ma trasmesso in due parti, per poi proseguire per tutto giugno e luglio con due-tre appuntamenti dalle varie piazze italiane.

Dopo una pausa ad agosto, a settembre andava in onda il gala finale, sempre registrato.
Il patron storico Vittorio Salvetti, ideatore del Festivalbar, morì nel 1998 dopo una lunga malattia e al timone della kermesse subentrò l’anno successivo il figlio Andrea.

Sempre nello stesso anno, l’ultima tappa ritornò a essere nell’Arena di Verona, come aveva fortemente voluto Salvetti all’ultima edizione di cui fu organizzatore.

Nell’edizione del 2006 gli ascolti furono bassi e i produttori imputarono l’insuccesso ai Mondiali di calcio di quell’anno, poi vinti dall’Italia, le cui partite si trovavano inevitabilmente a coincidere con le messe in onda delle puntate.

L’edizione del 2007 ridusse le tappe toccando tre città, Milano per il gala di apertura e Catania, oltre alla finale di Verona, mentre la produzione incluse anche il web tra i mezzi per misurare il gradimento del pubblico.

Il 2008 fu il primo anno, dalla sua nascita nel 1964, nel quale la manifestazione non si tenne dato che l’edizione, annunciata con Teo Mammucari e Lucilla Agosti alla conduzione, non si svolse.
Nonostante la sua assenza come programma ufficiale, fu ugualmente pubblicata, per l’ultima volta, la tradizionale compilation del Festivalbar che raccoglie i successi dell’estate.