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Una giovane coraggiosa, che non si arrese mai…

Laura del Carmen Vicuna nacque a Santiago il 5 aprile 1891, primogenita di José Domingo e di Mercedes Pino.

Il padre, costretto all’esilio, dovette trasferirsi verso sud, alla frontiera con l’Argentina sulle Ande, per la precisione a Temuco, dove nacque la secondogenita Amanda.

La famiglia si ritrovò in una situazione di precarietà dopo la morte del padre avvenuta nel 1893, e nel 1899 si trasferì nella regione argentina del Neuquén.

La madre trovò lavoro nella tenuta agricola di Manuel Mora, uno dei colonizzatori che avevano intrapreso lo sfruttamento dei terreni incolti della Patagonia, in seguito ne divenne la compagna.

Laura, anche se bambina, si rese conto della situazione della mamma, che vivendo questa relazione, non poteva essere ammessa ai sacramenti.

Nonostante ciò, Mercedes per assicurare alle figlie un’istruzione adeguata, le affidò nel gennaio 1900 a un piccolo collegio missionario tenuto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, situato a Junin de los Andes.

In questo nuovo ambiente, Laura si trovò subito a proprio agio e il 2 giugno 1901 poté ricevere la prima Comunione, anche profondamente addolorata dal fatto che sua madre non poteva accostarsi ai sacramenti.

Da allora Laura decise di ottenere la conversione di sua madre e le Figlie di Maria Ausiliatrice ben presto capirono di avere tra le loro fila una bambina eccezionale.

L’8 dicembre 1900 la giovane s’iscrisse alla Pia Unione delle Figlie di Maria.

Nel secondo anno di studi le sorelle Vicuna andarono in vacanza dalla madre, ma Laura restò molto scossa dal rapporto con Mora, inoltre fu turbata dalla mancata partecipazione di Mercedes alla missione popolare di Junin de los Andes.

L’anno successivo le due sorelle raggiunsero nuovamente la mamma a Quilquihué nel periodo delle vacanze, ma Mora mostro un profondo interesse nei confronti di Laura, la quale se ne accorse e lo respinse.

Mora si vendicò rifiutandosi di pagare la retta del collegio ma, la direttrice accolse ugualmente le due bambine.

Il 29 marzo 1902 le due sorelline ricevettero la cresima, presente la madre che perseverò nell’astensione dai sacramenti.

Subito dopo Laura chiese di essere ammessa tra le postulanti delle Figlie di Maria Ausiliatrice, ma ottenne una risposta negativa a causa della sua situazione familiare.

Il mese successivo emise privatamente i voti di castità, povertà e obbedienza, consacrandosi così a Gesù.

Laura passò il 1903 rinchiusa nel collegio e a settembre non riuscì neppure a prendere parte agli esercizi spirituali, tanto era diventata cagionevole la sua salute.

Tentò un cambiamento climatico presso Mercedes, ma ciò non si rivelò salutare, così tornò a Junin, dove si trasferì anche la madre, in un alloggio privato.

Il 22 gennaio ricevette il Viatico e quella sera fece chiamare la madre, prima di morire serenamente tre le sue braccia.

In occasione del funerale della coraggiosa ragazza, Mercedes tornò ad accostarsi ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.

La tomba di Laura è nella cappella del Collegio Maria Ausiliatrice di Bahia Blanca, in Argentina, dove è metà di pellegrinaggi in particolare per le popolazioni cilena e argentina.
Laura Vicuna venne beatificata dal San Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988 sul Colle delle beatitudini giovanili, presso Castelnuovo Don Bosco, e la sua memoria cade il 22 gennaio.