frittelle a spirale

Con il Carnevale in Sardegna, subito il pensiero va ai dolci tipici del periodo, anche l’isola ha le sue tradizioni, che si declinano in modo diverso secondo la zona, in una miriade di culture e di sfumature diverse, che la rendono così particolare.

Profumate e fragranti, le zeppole sono la ricetta regina del Carnevale sardo e i cagliaritani ne sono così golosi, che, ormai, questa classiche frittelle sono presenti tutti i mesi dell’anno.

Come le zeppole di San Giuseppe questi dolci sardi hanno origini antiche, che risalgono alla festa dei Liberalia in onore del dio Liber Pater, presso l’antica Roma.

Liber era un dio di carattere agreste, considerato protettore della fecondità e, poiché alla fecondità della terra era legata la prosperità degli uomini, per ingraziarsi la divinità si facevano offerte di primizie e libagioni.

Infatti, una vigna feconda avrebbe donato vino ottimo e abbondante e per questo s’invocava l’aiuto del dio dal momento in cui erano spremuti gli acini dell’uva a quello dello spostamento del mosto dai recipienti di fermentazione a quelli in cui sarebbe diventato vino o mosto dolce.

Da qui si capisce come la figura del dio Liber si sia fusa con quella di Bacco e col tempo, gli antichi riti propiziatori si sono evoluti fino a dare origine ai baccanali descritti da Virgilio nel secondo libro delle Georgiche, dove i festanti invocavano il dio Bacco con canzoni allegre, indossavano maschere di corteccia e appendevano ai rami alti dei pini delle fragili maschere in suo onore, chiamate oscilla.

Tra le risate e le bevute non potevano mancare gli scherzi e sant’Agostino raccontava che questi festeggiamenti duravano un mese intero e il periodo era più o meno quello del carnevale. L’abbondante vino addolcito con miele era spesso accompagnato da frittelle di frumento chiamate serpula per la loro forma di serpente acciambellato, da qui nasce la zeppola, che il passare del tempo ha fatto evolvere ma non dimenticare.

Ingredienti

500 grammi di farina 00 – 2 uova – una scorza di arancia – una bustina di zafferano – un bicchiere di maraschino – 100 grammi di zucchero semolato – 250 ml di latte – un cubetto di lievito di birra – una bustina di vanillina – mezza bustina di lievito in polvere per dolci – olio di semi per friggere.

Preparazione

Versate in una ciotola la farina setacciata e il lievito di birra unendovi poi lo zafferano in polvere, la scorza grattugiata di limoni e arance e le uova sbattute.

Dopo aver impastato a mano per alcuni minuti procedete a versare a filo del latte, lavorando l’impasto per alcuni minuti fino a che non risulterà umido e appiccicoso, poi il contenuto deve essere versato in una ciotola e lasciato riposare per circa tre ore fino a quando il suo volume non risulti raddoppiato.

A questo punto si deve friggere il tutto con olio di semi, formando le zeppole con un mestolo di legno e cospargendone di zucchero semolato entrambi i lati.