thumbnailimage

Una ragazza coraggiosa, una figura fondamentale nella storia dei Salesiani…

Maria Domenica Mazzarello, Confondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, nacque il 9 maggio 1837 a Mornese, nella frazione dei Mazzarelli di qua, dove il padre e la madre vivevano con le famiglie dei fratelli di lui.

In quella zona, Maria abitò fino al 1849 o 1850, quando i documenti nominano il trasferimento alla Cascina Valponasca che il nonno paterno di Maria Mazzarello, nel 1827, aveva affittato per la sua famiglia.

In pochi anni erano aumentati i membri della famiglia, Giuseppe Mazzarello, padre di Maria, decise di andare ad abitare alla Valponasca, dove la ragazza visse l’adolescenza e la giovinezza.

Era una ragazza piena di energia, vivace, intelligente che fino allora era stata il braccio destro della madre, ma quando la sorellina Felicita si fece più grande, fu libera di seguire il padre in campagna.

Il 16 marzo 1858, il padre di Maria decise di lasciare la Valponasca, dopo una rapina avvenuta nella loro casa, la famiglia si trasferì in paese, più vicino alla Chiesa, con grande gioia di Maria, che era molto amica del parroco Don Pestarino.

Nel 1860 a Mornese scoppiò un’epidemia di tifo e Don Pestarino chiese al padre la presenza di Maria presso i parenti ammalati, alla frazione dei Mazzarelli.

L’uomo si oppose, ma decise di non togliere a Maria la libertà di scegliere, cosi la ragazza decise di andare ad aiutare i suoi parenti.

Dopo aver assistito gli zii, contrasse il tifo, dal quale si riprese solo il 7 ottobre, dopo ben 52 giorni di letto.

Maria, indebolita dalla malattia, decise di lavorare come sarta, allo scopo di aprire un laboratorio per le ragazze di Mornese.

Intanto, don Pestarino, pastore zelante, aveva proposto ad alcune giovani di consacrarsi alla Madonna come Figlie dell’Immacolata, e Maria, con la sorella Petronilla, accettò.

Le ragazze vissero dall’ottobre 1867 nella casa adiacente alla parrocchia, ed erano Maria, Petronilla, Giovanna Ferrettino e Teresa Pampuro.

Maria, potè sempre contare sulla piena approvazione del padre che assecondò le decisioni della figlia, accompagnandola con il suo affetto.

Intanto Don Bosco, fondatore dei Salesiani, saputo del progetto di Mornese, cominciò a pensare che il piccolo gruppo di ragazze potesse essere la base per una congregazione femminile, consacrata a Maria.

Il 23 maggio 1872 le ragazze si trasferirono al collegio di Mornese, che Don Bosco aveva fatto costruire pochi mesi prima e, il 5 agosto, Maria Mazzarello e dieci delle sue compagne diedero inizio all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, consacrandosi a Dio.

Nel 1879 la Casa Madre delle Figlie, per ordine di Don Bosco, fu trasferita a Nizza Monferrato, in un convento che era stato dei Cappuccini, considerato un luogo più facilmente accessibile alle linee di comunicazione di quel tempo.

A Nizza Monferrato Madre Mazzarello morì il 14 maggio 1881, all’età di 44 anni, per una grave forma di pleurite. mentre l’Istituto contava già 165 suore e 65 novizie sparse in 28 case, 19 in Italia, 3 in Francia e 6 in America.

La coraggiosa ragazza di Mornese fu beatificata da Pio XI nel 1938 e canonizzata da Pio XII il 24 giugno 1951, la sua festa cade il 14 maggio.