Continuano a crescere i numeri di Milano e della Lombardia come protagonista assoluta della moda italiana, con l’esportazione di 2 miliardi di euro, un settimo del totale nazionale.

Seguono Firenze (11,1% del totale) e Vicenza (8,4%), Treviso, Prato, Reggio Emilia, Bologna, Verona, Biella, Como, Piacenza e Bergamo, con le crescite maggiori a Piacenza (+33,4%), Milano (+9,8%) e Venezia (+8,4%).

Frutto della rilevazione La moda italiana nel mondo – Italian fashion in the world realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia, l’agenzia per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano, i dati evidenziano una Lombardia fortemente performante in questo settore con 13,7 miliardi di export,+5,5%, più di un quarto del totale italiano.

Questi numeri e dati hanno confermato il ruolo della Lombardia nel comparto della moda e quanto possa essere questo un traino strategico non solo per l’economia locale ma anche a livello nazionale.

Infatti la creatività dei designer lombardi è riconosciuto in ambito internazionale, con le eccellenze di questi territori, dalla pelletteria all’abbigliamento, dalle calzature ai tessuti, che rappresentano un tesoro inesauribile da preservare e rilanciare.

Ora il nuovo scopo di Regione Lombardia sarà fondere sapientemente la genialità del nostro ‘saper fare’, la cura della tradizione e delle eccellenze locali, con una continua ricerca per proporre sul mercato prodotti competitivi e tecnologicamente innovativi.

Milano e la Lombardia fanno tendenza, per l’ottima e varia scena enogastronomica, la stupenda architettura che coniuga il passato e il futuro, una vita notturna frizzante non solo nel capoluogo lombardo, ma anche nella cosiddetta provincia e nei luoghi di villeggiatura.

Fanno del territorio lombardo un plus dove vivere ma anche l’ideale per un viaggio all’insegna della ricerca di classe e tendenze.

Oltre a Milano tra i primi 20 posti ci sono anche Como al 10, Bergamo al 12, Varese al 14 e Mantova al 18, mentre sono in forte crescita Pavia (+48,1%) e Lodi (+41,5%).

La Lombardia esporta all’estero articoli di abbigliamento per 4,8 miliardi (+4,7%), borse e pelletteria per 2,3 miliardi (+14,9%) e tra province, oltre a Milano, prima per gli articoli di abbigliamento e per le biancheria per la casa, tappeti, passamanerie e pellicce, ci sono Mantova prima per la maglieria, Como seconda per i tessuti, Bergamo e Brescia quarta e quinta per i filati e Bergamo seconda per la biancheria per la casa, tappeti e passamanerie.

Le maggiori destinazioni estere per la moda italiana sono Francia (10,4% del totale), principale partner per articoli di abbigliamento, maglieria, tappeti, calzature e pellicce, Svizzera (9,9%, +18,7%) prima per borse e pelletteria che supera la Germania (8,9%, stabile) prima per tessuti e per camicie, T-shirt e intimo, mentre Hong Kong eccelle per l’abbigliamento sportivo, gli Stati Uniti per la biancheria per la casa, la Romania per i filati, passamanerie e bottoni e lo Sri Lanka per pizzi e merletti.

Le crescite maggiori sono in Cina e Corea del Sud, rispettivamente +17,8% e +13,3%, va bene anche il Regno Unito (+4,9%) come anche i tessuti in Marocco (+23,2%), i tappeti in Slovacchia (+329,2%) e Qatar (+70,8%), la biancheria per la casa in Israele (+25,7%), le passamanerie in Tailandia (+48,4%), i pizzi e merletti in Austria (+98,8%), l’abbigliamento sportivo a Macao (+31,9%), quello in pelliccia in Romania (+36,7%), la pelletteria in Serbia (+25,9%) e le calzature in Canada (+12%).