Piazza delle Erbe a Padova veduta generale

In prima serata su Raiuno, martedì 18 gennaio, ci sarà Alberto Angela con la quarta e ultima puntata di questa edizione di Meraviglie, la penisola dei tesori, che partirà da Padova.

Padova, una delle tappe della gita che feci per festeggiare la fine della scuola media, un ricordo gioioso di un tempo senza problemi, di giorni sereni.

La scoperta della cappella degli Scrovegni, una visione che mi lasciò a bocca aperta per lo stupore, sicuramente una dei luoghi da rivedere.

La storia di Padova, secondo la leggenda, iniziò quando il troiano Anterore, fuggendo dopo la caduta della sua città, arrivò in un lembo di terra tra il fiume Po e il Brenta, e affascinato dai luoghi, prese la decisione di fondare una nuova patria in quei posti.

Fin dai tempi della Repubblica, Padova fu un valido alleato dei Romani nella lotta contro il popolo gallico e poi contro i Cartaginesi comandati da Annibale.

Con l’avvento dell’Impero, nel 49 a. C. la città venne inglobata nella Gallia Cisalpina e divenne una delle più ricche della zona grazie alla produzione delle lane che arrivavano dal vicino altopiano di Asiago, oltre ad essere centrale negli scambi commerciali tra Roma e le regioni istriane.

Per tutto il periodo dell’alto Medioevo, purtroppo Padova venne devastata più volte dalle invasioni barbariche, poi nel X secolo fece parte della rete dei liberi comuni veneti.

Nel 1405 la città fu conquistata dalla Repubblica di Venezia, che la rese una delle sue roccaforti nel territorio veneto, come accade nel 1509 durante la guerra contro la lega di Cambrai.

Alla caduta della Serenissima, Padova passò nelle mani di Napoleone e delle sue truppe, e dopo la Restaurazione fu annessa al territorio austriaco.

Solo nel 1866, dopo la terza guerra d’indipendenza, la città fu unita al nascente regno d’Italia, e da allora la sua storia diventa quella dell’Italia contemporanea.

Ovviamente il monumento principe per chi visita Padova non può essere che la Basilica di Sant’Antonio, che fu iniziata alla fine del Trecento e completata solo alla fine del Cinquecento, dalla facciata spettacolare e con al suo interno una mescolanza di stili che vanno dal gotico italiano fino al Rinascimento dei dipinti, il tutto in onore dell’omonimo santo e protettore di Padova, festeggiato il 13 giugno.

Altre chiese da vedere nel centro storico della città sono la chiesa degli Eremitani, con un ciclo di affreschi di Andrea Mantegna, il Duomo, con un suggestivo Battistero e la Chiesa di Santa Sofia, da sempre la più antica di Padova.

Curioso è il vecchio Ghetto di Padova, aperto nel Cinquecento e chiuso alla fine della seconda guerra mondiale, che tra le sue viuzze nasconde piccoli tesori della cultura e arte ebraica.

Altri monumenti di Padova sono la bellissima e storica Cappella degli Scrovegni, con un ciclo di affreschi dipinti nel Trecento da Giotto, il Prato della Valle, con le sue statue e decorazioni settecentesche, noto come il prato senza erba, mentre una buona colazione o aperitivo si può prendere presso il Caffè Pedrocchi, inimitabile simbolo della Padova di un tempo, detto il caffè senza porte, poiché fino alla prima guerra mondiale era aperto anche di notte.