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L’uomo dietro uno dei manga più noti di sempre…

Kentarō Miura nacque l’11 luglio 1966 nella prefettura di Chiba e a dieci anni realizzò il manga Miuranger per le elementari.

Negli anni successivi affinò le sue tecniche artistiche fino ad arrivare, nel 1982, a pubblicare la sua prima dojinshi su un magazine amatoriale e nel 1985 entrò al corso d’arte della Niho Daigaku University presentando un altro manga, Futanabi, che gli fruttò una nomination come miglior nuovo autore al concorso indetto dalla rivista Weekly Shōnen Magazine.

Miura nello stesso anno pubblicò l’one-shot Noa, che a causa di divergenze con l’editore, non godette di una serializzazione come l’autore avrebbe voluto.

Nel 1989, mentre stava disegnando il manga Oh-roh/ Il re lupo – La leggenda del re lupo su testi di Yoshiyuki Okamura/Buronson, Miura realizzò un one-shot di 48 pagine, di quello che sarebbe diventato in seguito la sua opera di maggior successo, Berserk, rinominato in seguito Berserk: The Prototype.

Berserk iniziò la sua serializzazione ufficiale nel 1992 sulle pagine della rivista Young Animal e al momento è composto da 60 volumi, ha 50 milioni di copie in circolazione in tutto il mondo, una serie TV di 25 episodi, realizzata nel 1997, vari film, videogiochi e libri che resero Miura uno dei mangaka contemporanei più famosi in tutto il mondo.

Berserk racconta la storia di Gatsu, detto il guerriero nero, allevato in una compagnia mercenaria, dove è iniziato dal mentore Gambino al combattimento fin dalla tenera età, affinando la sua tecnica.

In seguito Gatsu si unisce a Grifis e della sua Squadra dei Falchi, composta da Caska, Judo, Pipin, Kolcas e Rickert.

La Squadra dei Falchi viene arruolata dal regno di Midland nella Guerra dei cent’anni contro il vicino regno di Tuder, mentre Grifis s’innamora di Charlotte, la principessa di Midland.

Alla fine Gatsu lascia la squadra in cerca della propria identità e Grifis, sconvolto per l’abbandono di Gatsu, va a trovare la principessa Charlotte e fa l’amore con lei, ma il re lo fa imprigionare.

Nel frattempo la Squadra viene radunata per essere sterminata, ma grazie alla guida di Caska parte di loro si salva.

Gatsu, all’oscuro di tutto questo, viaggia per un anno, cercando avversari sempre più forti da sfidare, ma tornato dai suoi amici apprende la notizia dello sbando della squadra e della prigionia di Grifis, che è liberato dalle prigioni del re di Midland.

Ma Grifis, preso dalla disperazione, tramite il Bejelit riesce accidentalmente a evocare la Mano di Dio durante un’eclissi e rinasce come Phemt, le Ali delle Tenebre.

Comincia così la narrazione della storia di Gatsu, della sua vendetta contro Phemt e la Mano di Dio, accompagnato dall’Ammazzadraghi, una spada gigantesca.

Con Berserk nel 2002, Miura arrivò secondo al premio Osamu Tezuka Culture Award of Excellence.

Nel novembre 2013, sempre sulla rivista Young Animal, iniziò la serializzazione del suo nuovo manga Gigantomakia, il primo lavoro originale dopo 20 anni e nell’agosto 2019, con la serializzazione di un nuovo titolo ispirato alla mitologia dell’antica Mesopotamia, Duranki, avviò un esperimento per imparare a collaborare maggiormente con il suo team in modo da velocizzare i ritmi di realizzazione.

Il 20 maggio 2021, tramite Twitter, l’editore Hakusensha annunciò la prematura scomparsa di Miura, avvenuta il 6 maggio, a causa di un aneurisma dell’aorta.