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In Spagna la Settimana Santa o Semana Santa è un momento unico, fortemente radicato nella cultura e nella tradizione popolare e cristiana, dove il suono dei tamburi, i canti religiosi e l’arte delle sacre sculture, creano un’atmosfera suggestiva.

La Spagna è sempre stato un Paese dove il cattolicesimo ha avuto una presenza molto forte a partire dal Quattrocento, con i re cattolici Fernando d’Aragona e Isabella di Castiglia, la cui politica di conversione religiosa si concretizzò nella Reconquista, dove si mise in atto la conquista dei Regni moreschi mussulmani di al-Andalus della Penisola Iberica da parte dei sovrani, allo scopo di riunire la Spagna sotto un unico credo, che culminò nel 1492 quando fu espulso dalla Penisola l’ultimo dei governanti mussulmani, Boabdil di Granada.

In tutte le città e i luoghi della Spagna si celebra la Settimana Santa, ma ci sono alcune feste che sono state dichiarate di Interesse Turistico Internazionale, come quella di Zamora nella Castiglia León e di Siviglia in Andalusia.

La Semana Santa zamorana, che ha inizio il Venerdì precedente quello Santo, si distingue per le sue confraternite, tra le più antiche di Spagna, la Santa Vera Cruz, la più antica, risalente alla fine del XII secolo, e la confraternita di Jesús Nazareno, fondata agli inizi del XVI secolo.

In questa festa c’è qualcosa di unico, tra i canti gregoriani e l’affascinante contrasto tra le processioni notturne e quelle diurne, tra il silenzio e il raccoglimento, la musica e la festa.

Alcuni cortei sono leggendari, come quello del Cristo delle Ingiurie, che sfila il Mercoledì Santo o le confraternite di Cristo Giacente e di Vera Cruz che escono in processione la notte del Giovedì Santo.

Ma il momento clou è il Venerdì Santo, quando la confraternita di Jesús Nazareno va in processione preceduta dal Merlú, cioè le coppie della confraternita Jesús Nazareno che suonando un tamburo e un corno chiamano tutti i confratelli.

Quando inizia la processione, viene innalzato il Paso del cinco de copas o Jesús Camino del Calvario, composto da cinque figure: Gesù Nazareno, il centurione, il boia e i soldati, con la famosa riverenza fatta dai pasos alla Madonna de la Soledad presso il viale delle Tre Croci, con il fragoroso applauso del pubblico.

La Semana Santa di Siviglia, che comincia la Domenica delle Palme è il più importante avvenimento della città andalusa e una delle più importanti dell’intero panorama mondiale.

Sessanta confraternite portano in processione immagini relative alla Passione di Cristo e sono molti gli abitanti di Siviglia che partecipano, indossando l’abito di Nazareno e il capirote, il caratteristico copricapo a punta.

Molto importante è anche la Settimana Santa di Malaga, con la concessione della grazia a un carcerato e uno dei momenti più emozionanti è proprio quando la figura di Gesù benedice il recluso, tradizione che risale al regno di Carlo III.

Si racconta, infatti, che i prigionieri del carcere di Malaga, in segno di protesta per la sospensione delle processioni di Pasqua in Spagna a causa di un’epidemia, si ribellarono e aprirono le porte della prigione per sfilare portando sulle spalle Gesù Nazareno.

Al termine della processione, ricondotta la statua in chiesa, rientrarono nelle proprie celle e il monarca che associò all’immagine, denominata da allora Gesù il Ricco, il privilegio di liberare ogni anno un carcerato.

La Settimana Santa di Salamanca si distingue per le processioni delle confraternite che attraversano le vie del centro storico e gli Uffici, che si tengono presso l’Università di Salamanca il Giovedì Santo, e la Deposizione di Gesù sono i due momenti più intensi della celebrazione.

Durante la Settimana Santa di León uno dei momenti clou è l’incontro di San Giovanni e la Madonna nella Plaza Mayor, che chiude la Ronda e la Processione dei Pasos e le processioni della Settimana Santa di Valladolid si distinguono per le sculture realizzate da importanti artisti del barocco spagnolo.

A Cartagena, in Murcia, è caratteristica la rivalità tra la confraternita dei marrano, vestita di viola, e quella dei californios, che indossa il rosso e a Hellín il momento più emozionante della Settimana Santa è la Tamborada, quando il suono di 20.000 tamburi pervade le strade della città.