
Pordenone– amoleggere è il filo rosso di Pordenonelegge 2025 per i libri, al tempo stesso una esortazione a farsi coinvolgere dalla lettura per interpretare innanzitutto il nostro tempo e il mondo intorno a noi.
Dal 17 al 21 settembre in 50 sedi del festival fra Pordenone e il Friuli Venezia Giulia, Pordenonelegge consegnerà 55 anteprime dei libri di autrici e autori internazionali, nell’arco di 5 intense giornate ricche di 397 incontri ed eventi. Opere che per la prima volta verranno raccontate alla Festa del libro e della libertà.
La 26^ edizione è come sempre promossa dalla Fondazione Pordenonelegge.it, presieduta da Michelangelo Agrusti, ed è a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, per il coordinamento della direttrice della Fondazione Michela Zin.
Tra le anteprime di autori di riferimento della scena internazionale, l’egiziano Ala Al-Aswani giovedì 18 settembre al festival porta la sua ultima fatica narrativa, Ad Alessandria gli alberi camminano, in uscita il 16 settembre per Feltrinelli.
Nel segno del romanzo anche l’anteprima dell’ucraino Oleksii (Aleksej) Nikitin, il romanzo Di fronte al fuoco che Voland pubblica dal 19 settembre, che domenica 21 settembre sarà al festival con visto speciale, e nella saga familiare dedicata alla figura leggendaria del campione di pugilato ebreo-ucraino Il’ja Gol’dinov –restituisce una storia vera, ricostruita sulla base di documenti dei servizi segreti ucraini desecretati dopo il 2011, e racconta un paese da sempre crocevia di culture e di etnie.
Dalla Francia a pordenonelegge si presenteranno Paul Richardot, con le “madaleine” olfattive di Fragrancia, in uscita il 16 settembre per Garzanti; Olivier Guez che in Mesopotamia, per La nave di Teseo racconta la storia della avventuriera, archeologa, scrittrice e diplomatica Gertrude Bell, una spia in grado di parlare fluentemente arabo e persiano; e Julia Deck, di cui Adelphi pubblica Ann d’Inghilterra, una storia scandita da romanzi, film e canzoni, che attraversa l’Europa, la Nouvelle Vague, gli swinging-sixties, la deliziosa volgarità degli anni Ottanta, il grigiore degli anni Novanta. Il grande autore gallese William Wall arriva con il suo romanzo generazionale, L’albero della libertà (Aboca), e dalla Spagna arriveranno il romanziere Augustin Martinez con La cacciatrice di ereditá, un’anteprima per Salani, ritratto di coppia dalle vite avventurose, il celebre fumettista Paco Roca, in anteprima per Tunue con L’inverno del disegnatore, sul tentativo di mantenere la libertà creativa con disegni e parole nel pieno della dittatura franchista; e la scrittrice Carole Martinez con Dormi il tuo sonno animale, in uscita per e/o, una sorta di ‘ecofantasy’ dove gli spiriti della natura sembrano voler comunicare con l’umanità attraverso i sogni dei piccoli.
E lo scrittore croato Robert Perišić, con il suo La gatta alla fine del mondo, grande successo internazionale pubblicato in Italia da Bottega Errante Edizioni trova il modo di reincarnare un mito del presente., quello di Issa, la prima città sull’Adriatico.
Sul versante della narrativa e saggistica nazionale domenica 21 settembre Viola Ardone presenta il suo nuovo romanzo Tanta ancora Vita, in uscita per Einaudi Stile Libero il 23 settembre, storia di due madri e di un bambino che fugge dall’Ucraina, e Michela Marzano arriva un romanzo intriso di presente, intimo e insieme corale: Qualcosa che brilla, in uscita per Rizzoli il 16 settembre, racconta a cuore aperto gli adolescenti di oggi attraverso la voce di chi cura con la parola, addentrandosi con passione nelle loro storie.
Ripercorre invece i decenni bui della storia criminale americana uno scrittore e podcaster-cult, Stefano Nazzi:il suo Predatori. I serial killer che hanno segnato l’America pubblicato da Mondadori ci porterà nelle menti di alcuni dei più spaventosi serial killer.
Di altro segno le storie che racconterà Mario Calabresi con Alzarsi all’alba. Storie di chi ha costruito la propria vita un passo dopo l’altro, sempre per Mondadori, per apprezzare, nell’epoca del tutto e subito, il valore del tempo, della pazienza e della costanza, quando la fatica non è una scelta di vita ma un gesto estremo d’amore.
Al festival torna anche Marianna Corona: Rifugi per un tempo sospeso, pubblicato da Rizzoli Illustrati, in 31 brevi racconti non sequenziali intreccia la vita dell’autrice con la natura montana, specchio di emozioni e ricordi.
Due libri scandiscono anniversari importanti che il 2025, Supertondelli di Enrico Brizzi, in uscita per Harper Collins, segna i 70 anni dalla nascita di Pier Vittorio Tondelli (14 settembre), raccontando le contraddizioni e le passioni di un uomo che ha sconvolto i canoni della narrativa italiana, sfidando le convenzioni sociali e culturali del suo tempo e Romanzo di famiglia, pubblicato da Ponte alle Grazie, offre una preziosa riedizione della “saga” dei Pasolini estratta dai quaderni di Susanna Colussi, madre del grande poeta autore e regista.
Ragione e sentimento, scienza e umanesimo si saldano invece nel primo romanzo di Giorgio Vallortigara, Desiderare, in uscita per Marsilio e Alessandro Zaccuri con il romanzo Le ombre, sempre di Marsilio, torna a raccontare i tentacoli della mafia ai bordi della Svizzera.
Pordenonelegge cob casa della poesia rinnova la magia di un festival nel festival, un vastissimo cartellone di poesia in cinque giorni con oltre 80 voci italiane e internazionali.
Infine saranno tante a Pordenonelegge le novità in uscita tra agosto e settembre, che arriveranno fresche di stampa al festival, come Clara Sanchez con La casa che attende la notte (Garzanti), di Cecilia Sala I figli dell’odio (Mondadori), di Massimo Recalcati La luce e l’onda. Cosa significa insegnare (Einaudi), di Alessandro Aresu La Cina ha vinto (Feltrinelli), di Emanuele Trevi Mia nonna e il Conte (Solferino), di Mariapia Veladiano Dio della polvere (Guanda), di Felicia Kingsley Scandalo a Hollywood (Newton and Compton), di Piergiorgio Pulixi L’uomo dagli occhi tristi (Rizzoli), di Marcello Fois L’immensa distrazione (Einaudi), di Marco Malvaldi Se fossi stato al vostro posto (Raffaello Cortina).