Manca poco all’edizione 2020 del Festival del Giornalismo Alimentare, che si terrà a Torino dal 20 al 22 febbraio presso il centro congressi del Lingotto.
L’argomento di questa quinta edizione sarà lo spreco alimentare, con il lancio di una petizione su Change.org allo scopo di rendere obbligatoria la food bag nei ristoranti.
Ma al Festival si parla di giornalismo e alimentazione tra la critica e l’attualità delle guide enogastronomiche che vede il giornalista Gigi Padovani intervistare il direttore della Guida Michelin, Marco Do il 20 febbraio alle 12.30, oltre ad informare sul cibo nell’era della globalizzazione con Barbara Gallani, Direttrice della comunicazione dell’European food safety authority, Jean Philippe Dop, Deputy director della World organisation for animal health e Giuseppe L’Abbate, Sottosegretario della Mipaaf.
Durante la tre giorni torinese, con 170 tra giornalisti, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, foodblogger, saranno trentacinque gli incontri, ed è molto atteso nella giornata inaugurale di giovedì 20 febbraio alle 11.10 la discussione La battaglia europea delle etichette. La controproposta italiana alle indicazioni nutrizionali a semaforo, con Gaetana Ferri (Direttore Sicurezza alimentare del Ministero della salute), Franca Marangoni (Nutrition foundation of Italy), Nicola Calzolaro (Direttore generale di Federalimentare), Luca Piretta (Gastroenterologo e Nutrizionista Università Campus Biomedico di Roma) e Donato Troiano (Direttore Informacibo)
Al Festival si discuterà anche delle condizioni del lavoro giornalistico in Europa con alcuni giornalisti internazionali in un panel con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Andrea Martella e il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna, oltre a il cibo visto dal giornalismo economico e finanziario, l’informazione sulla sicurezza alimentare e ricerca agroalimentare, il linguaggio del giornalismo enogastronomico, le bufale alimentari nel web e tanto altro ancora.
Filo conduttore del dibattito sarà la necessità di un’informazione di qualità, per un pubblico di consumatori sempre attento, grazie ai contenuti dei nuovi media.
Per questo, per la prima volta, il Festival aprirà le sue porte anche al pubblico, per dare la possibilità di incontrare dal vivo alcuni tra i più noti personaggi della rete.
Da non perdere anche i laboratori pratici con i prodotti tipici del territorio come il burro e le mele del Piemonte, il pesce di lago, il vermouth, la Mozzarella di Bufala Campana Dop, l’Olio Dop Riviera Ligure, il Prosecco Superiore Docg del Conegliano Valdobbiadene e l’approfondimento sul caffè, la pasta, il latte e il gelato.
Non mancherà un contest che metterà in competizione i partecipanti nella preparazione del tradizionale pesto ligure e il vincitore parteciperà alla finale del campionato mondiale del Pesto al Mortaio che si terrà a Genova il 28 marzo.