Durante la Conferenza Stampa del 26 Giugno 2020, dove le telecamere di Personal Reporter News avevano curato la diretta streaming della presentazione relativa al progetto Arona – L’Italia dal Cuore Grande, avevamo potuto apprendere tutti i primi particolari della manifestazione estiva che iniziava con l’applicazione di oltre 700 cuori.

A tal proposito ho avuto il piacere di rivolgere qualche domanda alla dottoressa Chiara Autunno, assessore alla Cultura del Comune di Arona, cittadina a vocazione turistica che si sviluppa sulla sponda piemontese del Lago Maggiore in Alto Piemonte.

Com’ è nata l’idea di Arona – L’Italia dal Cuore Grande

L’idea è nata in modo molto spontaneo; quello che è appena trascorso è stato un periodo intenso, a volte complicato, ma condiviso con persone stupende, i volontari,  che hanno dimostrato un grande senso di altruismo.

Come Amministratori abbiamo sentito il bisogno di esprimere la nostra gratitudine verso i volontari dell’AIB – Protezione Civile, della CRI, dei medici e infermieri e delle forze dell’ordine e di sicurezza che in tutti questi mesi si sono spesi a favore del proprio prossimo, sia a livello cittadino che nazionale.

Perché è stato scelto come simbolo il Cuore

Abbiamo voluto usare un simbolo che, in un solo colpo d’occhio, esprimesse gratitudine e amore, inteso come sentimento di affetto e di bene totale: quale simbolo migliore del cuore?

Quali sono le sue impressioni su questa particolare estate

Sarà un’estate diversa, i turisti stranieri a cui siamo abituati saranno i “grandi assenti”, ma confido in un turismo italiano o comunque di prossimità perché sono certa che questa esperienza ci abbia insegnato a godere di ciò che abbiamo e noi italiani, a livello di risorse naturali, artistiche e storiche non abbiamo nulla da invidiare.

I negozi e le attività hanno risposto con entusiasmo? 

Gli operatori si trovano ad affrontare una situazione difficile, ma stanno dimostrando una grande professionalità e voglia di tornare alla normalità, pur rispettando le misure di sicurezza richieste. Dove possibile sono state trovate soluzioni per permettere agli esercenti di sfruttare al meglio gli spazi esterni e credo sia una soluzione che piace molto anche ai clienti.

Sono ormai diverse estati che Arona propone idee e progetti nuovi, il rilancio della città è ormai una realtà,  con quale avete iniziato quest’anno

Abbiamo appena presentato la “scalinata dei libri”, un’ installazione molto colorata che ha visto la trasformazione del passaggio che unisce via Roma a largo Compiegne e che simula una libreria, in attesa della riapertura della biblioteca storica in piazza San Graziano, ormai chiusa da diversi mesi e che, dopo importanti lavori di ristrutturazione, sarà nuovamente fruibile a partire da settembre.

Villa Cantoni, anche se privata, è un biglietto da visita di un’eleganza senza eguali, il Parco della Rocca si prepara a una nuova vita, le mura antiche sul lungo Lago, altre scoperte? Altre sorprese?

Stiamo lavorando alla realizzazione del museo d’arte che vedrà la luce grazie ad una preziosa donazione alla città, di quadri del periodo futurista da parte della famiglia Usellini e che sarà ospitato nel complesso di edifici ora conosciuto come ex – macello.

Questo esempio di architettura industriale si trova in centro città ed è adibito a magazzino da ormai tanti anni ed è arrivato il momento di dargli una nuova veste.

Da assessore come ha vissuto il tempo del lockdown

Come i miei colleghi di Giunta sono stata impegnata al Coc (Centro operativo comunale) e avuto l’onore di lavorare fianco a fianco con persone straordinarie; mi sono occupata del reperimento delle mascherine quando sembravano un miraggio e, grazie alle sartine, siamo riusciti a far si che ogni nucleo familiare ne possedesse almeno una.

È stato un periodo impegnativo che ha messo tutti alla prova soprattutto in termini emotivi, ma che mi ha insegnato ad apprezzare molte cose che spesso diamo per scontate.

 

Intervista in esclusiva a Personal Reporter News