Nato cento anni fa, Mario Rigoni Stern non solo fu un grande scrittore della montagna, ma fu anche uno dei pochi sopravvissuti alla ritirata di Russia del 1943, che raccontò nel celebre Il sergente nella neve…
Rigoni Stern nacque ad Asiago, in provincia di Vicenza, il 1 novembre 1921, da una famiglia che commerciava in prodotti delle malghe alpine, pezze di lino, lana e manufatti di legno della comunità dell’Altipiano, che si ritrova nelle opere dello scrittore.
Prima della guerra Mario frequentò la scuola di avviamento al lavoro e, per guadagnare qualche lira, lavorò come garzone nel negozio dei genitori.
Nel 1938 si arruolò volontario alla scuola militare d’alpinismo di Aosta e nel settembre del 1939, mentre è in licenza, dovette tornare improvvisamente al reparto, era scoppiata la seconda guerra mondiale.
Impegnato in prima persona come soldato prima sul fronte occidentale e poi in quello russo, Rigoni Stern visse le più dure esperienze della sua vita, da quelle della ritirata e dell’abbandono dei compagni stremati nella neve fino alla deportazione nei lager quando incappò in una pattuglia tedesca.
Il 9 maggio 1945, dopo due anni di lager, torno al suo Altopiano, ma gli fu difficile reinserirsi nella vita civile, come racconta in La scure, novella dedicata a Primo Levi.
Mario trovò un impiego al catasto di Asiago e dalle sue memorie di guerra trasse Il sergente nella neve pubblicato su indicazione di Elio Vittorini, conosciuto da Rigoni Stern nel 1951.
Dopo l’esordio del Sergente nella neve, ci furono dieci anni di silenzio, poi arrivarono i racconti naturalistici del 1962 in Il bosco degli urogalli.
Sul finire degli anni Sessanta scrisse invece il soggetto e collaborò alla sceneggiatura de I recuperanti, girato da Ermanno Olmi sulle vicende delle genti di Asiago all’indomani della Grande guerra.
Nel 1970, lasciato il lavoro, cominciò a pubblicare romanzi e racconti con regolarità e avviò una collaborazione con La Stampa sulle pagine culturali e sull’inserto settimanale del quotidiano torinese, oltre a dedicarsi a letture e studi storici che gli consentiranno di curare nel 2000, con il Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, il volume 1915/18 La guerra sugli Altipiani. Testimonianze di soldati al fronte, un’antologia di testi sul primo conflitto mondiale
I suoi testi, tra storia e racconto, furono sempre accolti in maniera entusiasta da pubblico e critica.
E’ il profondo legame tra memoria e natura l’essenza delle opere dello scrittore di Rigoni Stern, pur con modalità e intensità sempre differenti, raccontano in trame narrative che le vedono intimamente intrecciate.
Mario Rigoni Stern morì per un tumore al cervello il 16 giugno 2008, nella sua casa di Asiago in un giorno di primavera, come aveva sempre sognato.