Valcareggi

L’uomo che guidò l’Italia nella partita del secolo…

Ferruccio Valcareggi nacque a Trieste il 12 febbraio 1919 e fece i suoi primi passi nel calcio giocando nella Triestina, dove si fece notare per la sua notevole resistenza alla fatica.

Il giovane calciatore giocò fino al 1953 in Serie A con la Fiorentina, con cui vinse un campionato toscano di guerra, il Milano, il Bologna, il Vicenza e la Lucchese, per in tutto 261 partite in serie A con 44 reti.

Successivamente Ferruccio fu giocatore-allenatore nel Piombino in Serie B, poi tecnico del Prato, dell’Atalanta e della Fiorentina, infine divenne commissario tecnico della nazionale italiana dal 1966 al 1974, subentrando a Edmondo Fabbri all’indomani della sfortunata spedizione azzurra al campionato del mondo 1966 in Inghilterra, dove  l’Italia fu estromessa a seguito della sconfitta per 0-1 contro la Corea del Nord, con il decisivo gol di Pak Doo-ik.

I grandi risultati di Valcareggi alla guida dell’Italia furono la vittoria nella finale di Roma contro la Jugoslavia al campionato d’Europa 1968, che fu il primo successo degli azzurri nella manifestazione continentale, e il secondo posto al campionato del mondo 1970 in Messico, dopo aver superato la Germania Ovest per 4-3 in una leggendaria semifinale, battuto dalla forza del Brasile di Pelé per 4-1.

In Messico le difficoltà nella gestione del gruppo, la staffetta tra Sandro Mazzola e Gianni Rivera, ma soprattutto l’impiego del milanista nella finale di Città del Messico, dove Rivera subentrò a 6 minuti dal termine a Roberto Boninsegna,  costarono a Valcareggi molte critiche.

Ferruccio restò alla guida della nazionale fino al campionato del mondo 1974 in Germania Ovest, dove gli azzurri non superarono la prima fase e Valcareggi litigò con il centravanti della Lazio campione d’Italia, Giorgio Chinaglia, che lo contestò platealmente in mondovisione per averlo richiamato in panchina durante la partita contro Haiti vinta per 3-1.

Lo situazione poi si ristabilì e Chinaglia giocò la partita contro la Polonia, grazie all’intervento di Giuseppe Wilson e a quello successivo del tecnico biancoceleste Tommaso Maestrelli, arrivato da Roma.

Lasciata la gestione della nazionale al suo pupillo Enzo Bearzot, tra gli anni 1970 e 1980 Valcareggi allenò il Verona, la Roma e la Fiorentina, oltre ad essere la guida della selezione giovanile di serie B, per diventare poi commentatore televisivo.

Negli ultimi anni ebbe un ruolo dirigenziale di rappresentanza nella Settignanese, società calcistica fiorentina, la cui sede si trova vicino al Centro Tecnico di Coverciano,  guidò la squadra dalla panchina nel 2001/2002 e nel 2003.

Tra i vari omaggi ricevuti, nel 2011 gli venne attribuito un riconoscimento alla memoria nella Hall of Fame del calcio italiano, mentre nel 2013 entrò nella Hall of Fame della Fiorentina.

Il grande allenatore morì a Firenze il 2 novembre 2005, la sua tomba si trova nel cimitero di Settignano.