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Dal 27 giugno al 31 luglio e dal 18 agosto al 18 ottobre, la Cattedrale di Siena scoprirà il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica, un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano, nell’evento Come stelle in terra.

Il prezioso tappeto di marmi senese è unico, non solo per la tecnica utilizzata, ma per il messaggio delle figurazioni, un invito alla sapienza, a partire dalle navate con i protagonisti del mondo antico, scarmigliate sibille e filosofi, fino ai soggetti biblici sotto la cupola, nel presbiterio e nel transetto; un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano.

Questo è il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento, oltre cinquanta in tutto, i cui cartoni preparatori furono disegnati da artisti senesi, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che dal pittore umbro Pinturicchio, autore del riquadro con il Monte della Sapienza.

Il percorso si apre con l’iscrizione, davanti al portale centrale, per entrare nel Virginis templum, la casa di Maria, testimonianza del legame che i cittadini senesi hanno da secoli con la loro patrona, nota come Sena vetus civitas Virginis.

La Madonna si definisce come Sedes Sapientiae, sede di Sapienza e la scritta è seguita dalla tarsia con l’Ermete Trismegisto, il sapiente egiziano, il primo grande teologo dell’antichità.

Seguono filosofi come Socrate e Cratete nella tarsia del Pinturicchio, Epitteto, Aristotele, Seneca ed Euripide che corredano la Ruota della Fortuna, l’itinerario biblico in cui Domenico Beccafumi, rispetto agli artisti delle precedenti generazioni, rinnova la tecnica del commesso marmoreo, come nel fregio con Mosè, dove fa scaturire l’acqua dalla roccia che si inserisce tra i due pilastri che sorreggono la cupola, verso il presbiterio.

In occasione della scopertura i visitatori avranno l’opportunità di viaggiare intorno al coro e all’abside dove si conservano le tarsie lignee di Fra Giovanni da Verona, eseguite con una tecnica simile, con legni di diversi colori, raffiguranti vedute urbane, paesaggi e nature morte, armadi che mostrano gli scaffali interni con oggetti liturgici resi con abilità prospettica.

L’itinerario completo permette, oltre alla visita del Pavimento in Cattedrale, quella al Museo dell’Opera in cui si potranno ammirare, nella Sala delle Statue, i mosaici con i simboli delle città alleate di Siena e le tarsie originali di Antonio Federighi con le Sette età dell’Uomo.

Nella Sala dei Cartoni è visibile la celebre pianta del Pavimento del Duomo delineata da Giovanni Paciarelli nel 1884, che permette di vedere tutte le tarsie e del percorso che, dall’ingresso, conduce fino all’altar maggiore, oltre all’accesso alla Cripta, sotto il Pavimento del Duomo e al Battistero.

Prenotando la visita al pavimento della Cattedrale è possibile avere l’audioguida gratuita del complesso del Duomo oppure richiedere una visita guidata e, con il QR Code presente su tutto il materiale informativo,  sarà possibile assicurarsi l’accesso alla Cattedrale, evitando le code in biglietteria, presentandosi direttamente agli accessi dei musei.

In occasione della scopertura straordinaria del 2023 verrà edito da Sillabe il nuovo catalogo ufficiale del pavimento del Duomo di Siena,  Un libro di marmo.