A vincere il premio Strega 2023 è stata Ada d’Adamo, scomparsa il 1 aprile scorso, con Come d’aria.
Si tratta di un libro, che racconta cose speciali, importanti del rapporto tra una madre e una figlia, in questo caso disabile, del rapporto che si crea tra i corpi anche quando sono aggrediti dalla malattia.
Grandissima commozione al Ninfeo di Villa Giulia per questa notizia inattesa se Alfredo, il marito di Ada d’Adamo, commenta: “Inaspettato e meritato, grazie a tutti”. Elena Stancanelli ringrazia “Un’infinità di amici, tutti quelli che hanno creduto in questo libro.”
Il Premio Strega fu fondato a Roma nel 1947 dalla scrittrice Maria Bellonci e da Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega, che diede il nome al Premio e si ricollega alle storie sulla stregoneria a Benevento.
Nel dopoguerra il Premio divenne un traino per il mondo della cultura italiana, dopo i vent’anni di dittatura fascista e il sanguinoso conflitto.
Il primo scrittore a ricevere il Premio Strega, nel 1947, fu Ennio Flaiano, con il romanzo Tempo di uccidere.
Fino ad oggi undici donne hanno vinto il Premio la prima, nel 1957, fu Elsa Morante, seguita da Natalia Ginzburg, Anna Maria Ortese, Lalla Romano, Fausta Cialente, Maria Bellonci, Mariateresa Di Lascia, Dacia Maraini, Margaret Mazzantini, Melania Gaia Mazzucco e Helena Janeczek, mentre sessantatré uomini hanno vinto il Premio.
La distribuzione di genere dei finalisti e dei vincitori del Premio ha suscitato numerose analisi della difficoltà di affermazione delle scrittrici.
Lo scrittore Paolo Volponi fu il primo a vincere più di una volta il Premio, infatti lo fu per due volte, nel 1965, con La macchina mondiale e nel 1991, con La strada per Roma.
Nel 2020, anche lo scrittore Sandro Veronesi vinse per la seconda volta il Premio con Il colibrì, dopo la prima volta nel 2006 con Caos calmo.
Alcune delle opere premiate con il Premio Strega sono capolavori della letteratura contemporanea: da Il nome della rosa di Umberto Eco, con cinquanta milioni di copie in tutto il mondo, grazie alla traduzione in decine di lingue, e Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, un classico della letteratura italiana.
Il meccanismo del Premio vede che la scelta del vincitore sia affidata a un gruppo di quattrocento uomini e donne di cultura, tra cui gli ex vincitori.
Coloro che compongono la giuria sono chiamati Amici della domenica, dal giorno prescelto per le loro prime riunioni.
I quattrocento giurati possono proporre dei titoli a loro graditi:, e ciascun Amico della domenica potrà segnalare, con il consenso dell’autore, un’opera che ritiene meritevole di partecipare al premio, con un breve giudizio critico.