Veduta aerea di Crana ph. Marco Benedetto Cerini 1

A Santa Maria Maggiore la giornata di mercoledì 16 agosto sarà dedicata alla Festa patronale di San Rocco, presso la frazione di Crana, organizzata dall’Associazione Insieme per Crana.

Comune del Parco Nazionale della Val Grande, che ha ottenuto il riconoscimento di Bandiera Arancione.

Santa Maria Maggiore è considerata il cuore  politico e religioso della Val Vigezzo, storicamente fu sede del Mandamento, da cui il Pretore di Valle esercitava la propria giurisdizione, e della Chiesa principale, da cui si staccarono le parrocchie di tutti i paesi.

Il paese ospita tre strutture museali, come il Museo dello Spazzacamino, la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini e il Locale del Costume Vigezzino.

Le frazioni di Crana e Buttogno conservano ancora una struttura rurale, impreziosita da dipinti e edifici di culto realizzati con il sostegno economico di benefattori emigrati all’estero.

Crana è la frazione alta di Santa Maria Maggiore, con una piazzetta dove si trovano   due edifici religiosi, la chiesetta dedicata a San Giovanni Evangelista e l’affascinante piccolo Oratorio di San Rocco, interamente affrescato con dodici grandi riquadri che figurano la vicenda biografica del Santo, si intersecano uno nell’altro.

Inoltre Crana è stato comune indipendente per alcuni periodi, con vicende alterne, ma dal 1845 la sede comunale fu trasferita definitivamente a Santa Maria Maggiore.

Fino al 1555, non ebbe una casa comunale e le vicinanze, che erano le assemblee dei vicini, cioè degli abitanti  del paese, si tenevano nella piazzetta antistante l’Oratorio di San Rocco.

Un edificio comunale venne più tardi costruito grazie all’offerta di mille lire fatta da G.P. Femminis e al lavoro degli abitanti svolto per assolvere l’obbligo turnario di partecipazione ai lavori comunali.

Circondato da boschi, Buttogno ha  uno schema architettonico che localizza a monte gli edifici rurali, e a valle le case signorili con giardino.

La sua chiesa è dedicata a San Lorenzo e Sant’Antonio, e risale al 1652, dopo essere stata ricostruita sulla perimetria dell’Oratorio del 1421 e l’impronta rurale si osserva nel centro del paese, con le stalle e i cascinali in pietra eretti accanto ad architetture signorili, come la casa del pittore Lorenzo Peretti, riconoscibile per l’affresco con le iniziali LP sulla facciata, e la casa Simonis, in cui si uniscono la tendenza locale e il gusto barocco.

Fra le vecchie strade del paese c’è il Centro Visite del Parco Nazionale Val Grande, noto per essere  un utile punto informativo del Parco.