maestro della predella dell ashmolean museum strage degli innocenti 1380 85 large

Con la festa dei Santi Innocenti Martiri ogni 28 dicembre cade la memoria dei bambini uccisi in Palestina su ordine del re Erode in quella ricordata come strage degli innocenti, considerati i primi martiri della fede cristiana, giunti al cielo dopo la nascita di Gesù.

Nella Palestina dei romani re Erode venne  a conoscenza della nascita di un bambino che lo avrebbe provato  del trono, come dicevano nelle loro profezie i maghi e così il sovrano, dal carattere crudele e pauroso, ordinò che fossero uccisi tutti i primogeniti maschi d’Israele.

Giuseppe e Maria, da poco diventati genitori, fuggirono dal Paese verso l’Egitto e così il piccolo Gesù scampò alla strage.

L’episodio è raccontato nel Vangelo di Matteo ed è in contrasto con gli altri Vangeli, perciò molti hanno dubitato della storicità dell’episodio e della sua congruenza, dato che quanto narrato non ha rispondenza in Giuseppe Flavio, principale fonte della storia ebraica e un avvenimento di questa portata non sarebbe sfuggito agli storici del tempo anche perché costituiva un forte strumento di propaganda.

Altri approvavano la storicità dell’episodio in quanto si sposa al carattere crudele di Erode che si macchiò anche dell’uccisione di alcuni figli, una moglie e della suocera, al punto che la  sua vigliaccheria fu condannata dall’imperatore Augusto che disse che avrebbe preferito essere il maiale di Erode piuttosto che suo figlio.

La strage degli Innocenti è un episodio biblico presente anche nell’arte, come nel caso della grande cappella del Sacro Monte di Varallo, considerata una delle più note opere d’arte cinquecentesche.

Nel IV secolo il poeta Prudenzio descrisse la strage degli Innocenti considerandoli per la prima volta dei martiri.

Anche se non è molto amato come tema letterario, la Strage degli Innocenti attirò l’attenzione di un poeta barocco come Giambattista Marino che lo descrisse molto bene nello stile usato dai barocchi.
Spesso nell’arte c’è un’associazione tra Mosè e Gesù che congiunge i vari episodi, poiché l’immagine del bambino è essenza stessa del Cristianesimo, mentre il  sangue degli Innocenti è seme di cristiani, come disse  Tertulliano.

Per questo motivo il 28 dicembre è  dedicatò ai Santi Innocenti Martiri in tutto il mondo con cerimonie liturgiche solenni e altri culti più laici.

Inoltre in molte città sono allestiti, in onore dei Santissimi Innocenti Martiri, parchi divertimento per bambini e si dedica la giornata alla gioia e alla spensieratezza familiare.

Nel calendario liturgico la festa dei Santi Innocenti Martiri segue il Natale, cioè la nascita del Bambino divino, come per dimostrare il potere dell’innocenza sul mondo.