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Con il nuovo Codice della Strada, prestare l’auto a amici e parenti può costare caro: scopri cosa cambia e come evitare multe salatissime.

Prestare la propria auto è sempre stato un gesto comune, ma con l’entrata in vigore delle nuove regole del Codice della Strada, questo semplice atto potrebbe diventare un problema, a meno che non si rispettino alcune disposizioni specifiche.

Multe fino a 3.636 euro, ritiro della carta di circolazione e altre conseguenze rendono indispensabile essere informati.

Prestito dell’auto: cosa cambia con il nuovo Codice della Strada

Le nuove disposizioni, introdotte a partire dal 14 dicembre 2024, prevedono che il prestito del veicolo a soggetti non conviventi sia consentito solo in casi specifici:

  • Se il prestito è occasionale e non supera i 30 giorni consecutivi, non sono necessarie comunicazioni formali.
  • Per utilizzi superiori ai 30 giorni consecutivi, è obbligatorio registrare il conducente presso la Motorizzazione Civile.

Questa registrazione deve essere effettuata compilando il modulo TT2119 e includendo una dichiarazione firmata dal proprietario del veicolo. Il costo totale, comprensivo di bollo e diritti amministrativi, è di circa 26 euro.

Cosa prevede la delega formale

Per evitare problemi durante i controlli stradali, è consigliato redigere una delega formale, che deve contenere:

  • Nome del conducente autorizzato.
  • Numero di targa del veicolo.
  • Periodo di validità dell’autorizzazione.

Questa misura non è obbligatoria per prestiti occasionali inferiori a 30 giorni, ma può rappresentare una tutela aggiuntiva.

Sanzioni e rischi

Chi viola le nuove regole rischia sanzioni elevate:

  • Multe da 728 euro a 3.636 euro.
  • Ritiro della carta di circolazione.

Inoltre, in caso di incidenti, il proprietario dell’auto potrebbe subire un aumento della classe di merito assicurativa e un incremento del premio RCA.

Sicurezza stradale e tracciabilità

Le nuove norme puntano a garantire maggiore tracciabilità nell’utilizzo dei veicoli, responsabilizzando sia i proprietari che i conducenti. Questa riforma mira anche a ridurre gli abusi e a migliorare la sicurezza sulle strade italiane.

Soluzioni legali: il contratto di comodato

Per chi necessita di prestare il proprio veicolo a lungo termine, la soluzione più sicura è rappresentata dal contratto di comodato d’uso.

Questo accordo, registrato presso la Motorizzazione Civile, consente di evitare sanzioni e di legittimare l’uso prolungato del veicolo da parte di un’altra persona.

Come procedere

  1. Compilare il modulo TT2119.
  2. Allegare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà firmata dal proprietario.
  3. Pagare i costi amministrativi (circa 26 euro).