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Una donna che cercò sempre di aiutare gli altri, fino all’ultimo…

Chiara Lubich nacque a Trento il 22 gennaio 1920, seconda di quattro figli, da Luigia Marinconz, buona cattolica, e Luigi Lubich, convinto antifascista.

Educata nella fede cattolica dalla madre, Chiara a 15 anni entrò nelle file dell’Azione Cattolica all’interno della quale divenne presto dirigente giovanile diocesana.

Appena diplomata si dedicò all’insegnamento nelle scuole elementari delle valli del Trentino (1938-39) e poi a Cognola (Trento) nella scuola dell’orfanotrofio gestito dai Frati Minori Cappuccini (1940-1943).

Nell’autunno 1942, su invito del frate minore cappuccino Casimiro Bonetti, la ragazza entrò nel Terz’Ordine francescano con l’obiettivo di aiutarlo, vivendo così un periodo di nuova esperienza spirituale.

Alla fine di novembre del 1943 la vocazione di Chiara fu scossa da una forte chiamata interiore e il 7 dicembre, nella cappella del collegio dei Frati Minori Cappuccini, pronunciò voto di castità, cominciando così la lunga storia del Movimento dei Focolari.

L’azione della Lubich partì nel 1947 con il progetto Fraternità in atto e nel febbraio 1948, in un editoriale su L’Amico Serafico, il periodico dei Padri Cappuccini, lanciò l’idea della comunione dei beni sull’esempio dei primi cristiani.

Dopo pochi mesi erano 500 le persone coinvolte in questa comunione spontanea di beni materiali e spirituali.

Nell’autunno 1948 un operaio, Marco Tecilla, e un commerciante, Livio Fauri, decisero di seguire la strada disegnata dalla filosofia di Chiara, fondando il primo focolare maschile, poi nel 1953, il movimento coinvolse anche le coppie e le famiglie, come quella di Igino Giordani, deputato, scrittore, giornalista, pioniere dell’ecumenismo, padre di quattro figli.

Nei giorni della rivoluzione ungherese del 1956, Chiara a Vienna conobbe un giovanissimo profugo ancora in possesso dell’arma con cui aveva combattuto e, da questo episodio, lanciò un appello umanitario cui risposero operai e professionisti, medici e contadini, politici e artisti, dando vita al gruppo dei volontari di Dio.

Chiara propose anche il concetto di Centri specifici per la politica, l’economia, la medicina e l’arte, come parte di un movimento che nel 1968 fu denominato Per una Società Nuova, e più tardi Umanità Nuova.

Il Movimento dei Focolari, diffusosi in tutta Italia, si fece strada negli altri paesi d’Europa e oltre e a partire dal 1967 è presente in ognuno dei cinque continenti.

Dopo incessanti anni di lavoro di divulgazione del suo pensiero, di opere ecumeniche e di spiritualità cattolica, Chiara nel 2001 compì il suo primo viaggio in India.

Un anno dopo, alla Giornata di preghiera per la pace di Assisi, tra le testimonianze ufficiali offerte dai rappresentanti delle varie Chiese e religioni presieduta da Giovanni Paolo II, gli incaricati a intervenire in rappresentanza della Chiesa Cattolica erano Andrea Riccardi e Chiara Lubich.

All’inizio di febbraio 2008 Chiara fu ricoverata al Policlinico Gemelli , a Roma e, durante la degenza, ricevette la visita del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e una lettera di Papa Benedetto XVI.

Il 14 marzo 2008, dopo essere stata dimessa dall’ospedale, Chiara Lubich morì nella sua casa di Rocca di Papa, a 88 anni.

Le sue esequie furono celebrate a Roma nella Basilica di San Paolo fuori le mura, pochi giorni dopo, presenti numerose personalità civili e religiose, sia della Chiesa cattolica che delle diverse Chiese cristiane, e rappresentanti di altre religioni.