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La più grande città della Slavonia, adagiata sulle rive della Drava, Osijek è il centro politico, industriale e culturale della Contea osječko-baranjska.

Dalla prima metà del I secolo, sotto la dinastia giulio-claudia, era un insediamento militare romano, sede dell’unità ausiliaria dell’Ala II Hispaniorum Aravacorum, sostituita sotto i Flavi con la cohors II Alpinorum equitata, che vi rimase fino a Traiano.

Il nome latino dell’antico insediamento romano era Mursa, divenuta con Adriano colonia romana che, nel corso della guerra civile romana del IV secolo, fu teatro di uno scontro tra le truppe dell’imperatore Costanzo II e quelle dell’usurpatore Magnenzio.

La città andò completamente distrutta nel corso della conquista da parte degli Ottomani nell’agosto 1526, fu annessa all’Impero ottomano e inclusa nell’eyalet di Budin.

Nel 1566 venne costruito un ponte di barche in legno lungo 8 km e, a seguito della vittoria asburgica nella Battaglia di Mohács del 1687, la città fu annessa il 29 settembre  all’Impero d’Austria.

Con l’arrivo degli Austriaci la fisionomia di Osijek cambiò e nel 1682 e nel 1689 furono edificati rispettivamente gli insediamenti di Gornij Grad (Città alta), a ovest del centro storico, e Dolnij Grad (Città bassa), a est del centro storico.

 Tra il 1712 e il 1715 la città vecchia medioevale, nota come Tvrđa, fu racchiusa da una possente cinta muraria fortificata dotata di quattro porte e gli edifici all’interno ricostruiti in stile barocco.

I tre insediamenti urbani rimasero separati fino al 1786, quando vennero fusi in una sola entità amministrativa.

Nel 1808 l’imperatore Francesco I insignì Osijek del titolo di città regia, che nel XIX secolo divenne il capoluogo amministrativo del comitato di Verőce, all’interno del Regno di Croazia e Slavonia.

La città venne pesantemente coinvolta nella guerra d’indipendenza croata, dal 1991 al 1995 e nei bombardamenti che colpirono varie zone della città dall’agosto 1991 al giugno 1992, cui seguì un’opera di ampia ricostruzione e di restauro del patrimonio storico – architettonico della città.

Il ricco passato di Osijek ha lasciato un grande tesoro storico-culturale, come la cattedrale al centro della città, la chiesa dei Cappuccini, la sequela di palazzi stile Secessione nel Viale Europa, il palazzo del Teatro Nazionale Croato.

L’edificio più antico è la Tvrđa, complesso monumentale ben conservato, la cui piazza centrale è dominata dal Kužni pil, un obelisco votivo.

Nel Museo della Slavonia è custodita una ricca collezione di oggetti relativi alla storia della regione, tra cui utensili risalenti all’Età del Bronzo, reperti romani provenienti dalla colonia di Mursa, magnifici tessuti, gioielli e pregevoli mobili, esposti a rotazione per alcuni mesi.

Tre le vie di Osijek ci sono anche il Museo archeologico, alcune gallerie d’arte e varie chiese, oltre alla possibilità di una passeggiata per i parchi o lungo le rive della Drava e di provare, in uno dei ristoranti cittadini, la specialità tipiche della Slavonia come il fiš paprikaš, piccante zuppa di pesce d’acqua dolce, il čobanac, stufato dei mandriani, il kulen, un salame tipico, e il prosciutto cotto.