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Il 26 luglio cade la memoria di Gioacchino e Anna, genitori della vergine Maria e nonni di Gesù….

Della vita di due figure così importanti nella storia di Cristo si racconta nel Protovangelo di San Giacomo, un vangelo apocrifo del II secolo.

Anna era un’israelita della tribù di Giuda, figlia del sacerdote betlemita Mathan, con una discendenza dalla stirpe davidica e Gioacchino, suo sposo, era un uomo pio e molto ricco, che viveva a Gerusalemme, nei pressi della Piscina Probatica.

Un giorno, mentre Gioacchino stava portando le sue offerte al Tempio come faceva ogni anno, il gran sacerdote Ruben lo fermò dicendogli: “Tu non hai il diritto di farlo per primo, perché non hai generato prole”.

Infatti, Gioacchino e Anna si amavano veramente, ma non avevano figli e data l’età non ne avrebbero più avuti e, secondo la mentalità ebraica del tempo, il gran sacerdote vedeva una maledizione divina su di loro.

L’anziano pastore, per l’amore che aveva per la sua sposa, decise di non trovarsi un’altra donna per avere un figlio e, addolorato dalle parole del gran sacerdote, si recò nell’archivio delle dodici tribù di Israele per verificare se quel che diceva Ruben fosse vero.

Costatato che tutti gli uomini pii e osservanti avevano avuto figli, Gioacchino non ebbe il coraggio di tornare a casa e si ritirò su una montagna e per quaranta giorni e quaranta notti supplicò l’aiuto di Dio.

Anche Anna soffriva per la sterilità, così chiese a Dio di esaudire la loro preghiera,  le apparve un angelo che le annunciò: “Anna, Anna, il Signore ha ascoltato la tua preghiera e tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua prole in tutto il mondo”.

Dopo alcuni mesi Anna partorì e la bimba fu chiamata Maria, ossia prediletta del Signore.

I genitori, grati a Dio del dono ricevuto, crebbero la piccola Maria, che a tre anni fu condotta al Tempio di Gerusalemme, per essere consacrata al servizio del tempio stesso.

Il culto dei genitori della Vergine Maria in Occidente si diffuse intorno al 900-1000, mentre nell’Oriente cristiano nel VI secolo si avevano manifestazioni liturgiche rilevanti, specialmente in collegamento con le feste mariane come la Concezione e la Natività.

Anna è la titolare di numerosi patronati quasi tutti legati a Maria; poiché portò nel suo grembo la speranza del mondo, ad esempio è invocata per la raccolta del fieno, e la patrona di orefici e bottai; protegge i minatori, falegnami, carpentieri, ebanisti e tornitori, dei fabbricanti di scope, dei tessitori, dei sarti, fabbricanti e commercianti di tele per la casa e biancheria, ma soprattutto è la patrona delle madri di famiglia, delle vedove ed è invocata nei parti difficili e contro la sterilità coniugale.