A Centuripe, cittadina a metà strada tra Enna e Catania, fino al 17 ottobre è aperta la mostra Segni. Da Cézanne a Picasso, da Kandinskij a Miró, i maestri del Novecento europeo dialogano con le incisioni rupestri di Centuripe.
Centuripe, dall’incredibile pianta a forma di stella, arroccata su un sistema montuoso che si affaccia di fronte all’imponente mole dell’Etna, ha un nuovo centro espositivo nel chiostro di un ex convento agostiniano, costruito nel Cinquecento, che nel corso dei secoli ha cambiato destinazione ed è stato, fino al 2000, sede dell’Antiquarium comunale.
L’idea di questa esposizione nasce per mettere in relazione i maestri del Novecento con le importanti testimonianze storiche e antropologiche del territorio, in particolare con il sito archeologico Riparo Cassataro, mostrato per la prima volta al mondo, che custodisce le uniche testimonianze in Sicilia sud-orientale di pitture rupestri risalenti al periodo preistorico, fonte d’ispirazione per molti artisti.
Le ottantadue opere esposte, tutte originali propongono un viaggio nell’opera dei Peintres-graveures (pittori-incisori) dalla fine dall’Ottocento al secondo dopoguerra, con l’intenzione di sottolineare il ruolo delle tecniche di stampa nell’evoluzione dei linguaggi, degli stili e delle modalità espressive dei movimenti avanguardistici europei del secolo scorso e dei loro esponenti.
Gli artisti selezionati per la mostra non vedevano la stampa come un semplice mezzo di riproduzione e diffusione di un’immagine ma come un’opera d’arte tout-court, come Picasso, Rouault, Miró, Morandi o il gruppo degli artisti di Die Brücke.
Per Centuripe, Segni ha un significato speciale, offrendo un ulteriore spunto di riflessione poiché i protagonisti delle Avanguardie storiche d’inizio Novecento si sono ispirati all’arte africana e primitiva, dando vita al fenomeno del cosiddetto Primitivismo.
Le pitture rupestri preistoriche del Riparo Cassataro, sito scoperto nel 1976, creano un inedito confronto con alcune delle opere esposte, su tutte il celebre Toro di Picasso, suggerendo nuovi percorsi di lettura e motivi di approfondimento.
All’interno del Riparo Cassataro, anfratto roccioso costituito dall’accatastamento di enormi blocchi di arenaria, s’individuano due serie di pitture, una più evidente in ocra rossa e l’altra più sbiadita di colorazione nera.
Nel riparo si distingue una parte del basamento con una numerosa serie di coppelle scavate di probabile utilizzo cultuale.
Il Riparo Cassataro, custodito all’interno di una proprietà privata, sarà eccezionalmente visibile per la prima volta durante l’intera durata della mostra, previa prenotazione.
La mostra, patrocinata dall’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, dall’Assessorato regionale turismo Regione Sicilia e dal Comune di Centuripe, è nata da un progetto di Enrico Sesana, prodotta da Vidi Cultural srl ed è realizzata grazie al contributo dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) e dell’Assessorato regionale turismo Regione Sicilia, con il supporto di Verzì Caffè e il Consorzio Utenza Acqua Aragona, e Crimi per l’edilizia per il supporto tecnico e l’Istituto Alberghiero Don Pino Puglisi per il servizio di catering.