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Domenica 29 agosto si terrà la quinta incoronazione della Madonna di Oropa, molto amata e venerata nel Biellese.

Il programma dell’evento vedrà alle 10 la celebrazione Eucaristica, alle 11.30 la processione presso la Sacra Effigie della Basilica Superiore, alle 12 l’Angelus del Papa in diretta da Piazza San Pietro e alle 12,15 il solenne rito di Incoronazione della statua della Vergine Maria, presieduto dal Legato Pontificio Cardinale Giovanni Battista Re.

Alla fine, verso le 15, ci sarà la presentazione del francobollo dedicato alla quinta Incoronazione della Madonna di Oropa, in sala Frassati.

La manifestazione sarà seguita in diretta sul sito, sul canale YouTube del santuario e su TV2000 a partire dalle 12.

Il Sacro Monte di Oropa, che si trova sulle Alpi piemontesi, venne costruito in seguito a un voto della città di Biella fatto durante l’epidemia di peste del 1599.

Nel 1620 la chiesa fu inaugurata e avvenne la prima solenne incoronazione della Madonna del santuario, che da allora si ripete ogni cento anni.

Il luogo scelto per l’edificazione del santuario fu quello dove si trovava la chiesa di Santa Maria della fine del Duecento, che conteneva il Sacello eusebiano realizzato nel IX secolo.

Secondo la tradizione, è qui che sant’Eusebio, primo vescovo del Piemonte e della diocesi di Vercelli dal 345, portò nel 363 una delle tre statue della Vergine bruna, scolpite dall’evangelista Luca, che aveva trovato mentre era in esilio in Palestina e Cappadocia, causato della sua contrarietà alla politica filoariana dell’imperatore Costanzo, in seguito revocato da Giuliano.

In realtà, la devozione popolare alla Madonna di Oropa è nata attorno a un’immagine dipinta, sostituita poi da una statua fatta scolpire a uno scultore valdostano, noto come il Maestro della Madonna Oropa, in occasione della costruzione della chiesa di Santa Maria consacrata da Aimone di Challant, che ne era il committente.

Si sa che la statua, di origine tardo duecentesca, venne realizzata con legno di pino cembro, detto anche cirmolo, e alcuni storici sostengono che in origine non era dipinta di nero, ma che il suo incarnato derivi da un rimaneggiamento rientrante nel fenomeno delle Madonne Nere ridipinte, infatti in Europa ce ne sono oltre settecentoquaranta, in un’area che va da Loreto a Varese, da Monserrat in Spagna a Częstochowa in Polonia.

La statua raffigura la Vergine in piedi, vestita con un manto blu e un abito d’oro, che assieme ai capelli dorati ne fanno risaltare il volto scuro e ieratico, dove s’intravede un dolce sorriso, e sorregge con il braccio sinistro il Bambino Gesù, che con una mano benedice e l’altra tiene affettuosamente la colomba della pace, mentre nella mano destra tiene un pomo d’oro sormontato da una croce e da foglie di pietre preziose, che simboleggia il peccato originale redento da Cristo. Con il suo aspetto semplice e diretto, la Madonna di Oropa è oggi uno dei simboli della cultura cristiana del Piemonte.