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Il tema del Pianeta proibito è il filo conduttore della 15 edizione del festival internazionale di letteratura, in programma a Chiasso dal 1 al 5 settembre, ispirato all’omonimo film di fantascienza del 1956, diretto da Fred M. Wilcox, declinato nelle sue accezioni letterarie, musicali, socioculturali, ecologiche e politiche.

Saranno una trentina gli scrittori, poeti, musicisti, saggisti e giornalisti che racconteranno la pluralità e le connessioni tra la scena svizzero-italiana, la letteratura svizzera di lingua francese e quella svizzera di lingua tedesca.

Un’attenzione particolare sarà data ai temi delle identità plurali con David Szalay Szalay e Cristina Vivinetto, del rapporto madre/figlia con Maria Grazia Calandrone, poetessa, scrittrice e drammaturga autrice di Splendi come vita, candidato allo Strega, con Alessandra Sarchi, scrittrice e storica dell’arte, con la scrittrice tedesca Barbara Schibli e con la poetessa Maria Rosaria Valentini.
Tra i temi attuali ci sarà quello dell’esilio con il curdo-iraniano Behrouz Boochani, scrittore, giornalista, poeta, attivista per i diritti umani e documentarista, autore di un libro scritto tramite messaggi col telefonino da un campo profughi in Nuova Zelanda.

Si parlerà anche di post-colonialismo e di ambiente, mentre un particolare rilievo verrà dato alla forma narrativa del racconto e al tradizionale spazio dedicato alla poesia con Carta bianca alla poesia insieme a Stefano Raimondi, Cristiano Poletti e Stefano Pini.

Tra gli autori italiani ci saranno Leonardo Caffo, filosofo e saggista, insegnante di Ontologia del progetto al Politecnico di Torino, e l’antropologo Andrea Staid, con cui si discuterà dell’abitare il tempo dell’incertezza.

Per la letteratura svizzera ci saranno diversi incontri, dove si tratteranno vari temi come gli affidamenti di bambini e adulti in istituti di correzione o in famiglie affidatarie, la maternità e la conquista dell’identità di donna e persona, oltre alla figura dello scrittore romando Philippe Rahmy in occasione del premio Ramuz assegnatogli in forma postuma.

Un incontro significativo per la Svizzera italiana sarà la presentazione, in anteprima, della biografia Le battaglie di una vita scritta dal giornalista Roberto Antonini, su Pietro Martinelli, una delle figure politiche di maggiore rilievo nel contesto socio-politico ticinese degli ultimi cinquant’anni.

Oltre alle conferenze sono in programma performance artistiche, poetry slam, workshop e reading, con le videoartista Aline d’Auria, che presenterà il progetto di videoinstallazione immersiva “We are all going home, e l’antropologo italiano Andrea Staid, docente di Antropologia culturale e visuale presso la Naba.

La serata speciale Coop Cultura proporrà poesie e musiche per Lucia Morello, mentre un concerto avrà come protagonisti il Chemirani Ensemble e l’attrice italiana Silvia Grande, che leggerà poesie di Forough Farrokhzad, mentre lo psichiatra e presidente dell’associazione sociale e culturale Olinda Thomas Emmenegger e la traduttrice e poetessa Anna Ruchat terranno un incontro su Mariella Mehr e l’eugenetica del popolo Jenisch.

Da non perdere sono l’installazione dell’artista Alice Ronchi, i laboratori per bambini, l’appuntamento con Ticino Poetry Slam e la serata A cena con la scrittrice Natasha Korsakova, violinista e giallista, che presenterà il suo esordio letterario, già bestseller in Germania, L’ultima nota di violino.

Durante i giorni del festival, sarà inoltre possibile visitare l’esposizione al M.a.x. museo di Chiasso La reinterpretazione del classico. Dal rilievo alla veduta romantica nella grafica storica.