1 ottobre santa teresina 1

Il 1 ottobre si ricorda la figura di una ragazzina che divenne suora appena adolescente e visse una vita breve ma intensa…

Maria Francesca Teresa Martin Guérin nacque ad Alençon, in Francia, il 2 gennaio 1873, ultima dei nove figli di Luigi Martin e Zelia Guérin.

La bimba a quattro anni perse la madre e da allora il suo carattere vivace ed espansivo sfociò in una forte timidezza, silenzio e ipersensibilità nonostante il grande affetto del padre e delle sorelle.

Poco tempo dopo la famiglia traslocò a Lisieux per essere vicina agli zii e, quando la sorella Paolina entrò nel Carmelo nel 1882, Teresa rimase molto turbata.

Nel Natale 1886, un paio di mesi dopo l’entrata della sorella Maria in Carmelo, Teresa ricevette quella che lei chiamò la sua conversione, con cui superò la sua estrema sensibilità trovando la felicità nel dimenticarsi di sé per far piacere agli altri.

L’anno seguente, dopo aver ricevuto dal padre il permesso di entrare al Carmelo, nel pellegrinaggio a Roma, durante l’udienza del Papa Leone XIII chiese al Pontefice il permesso di entrare al Carmelo nonostante la giovane età.

Teresa il 9 aprile 1888 entrò al Carmelo con il nome di Teresa di Gesù Bambino, cui aggiunse successivamente e del Volto santo, quando suo padre, molto malato, fu ricoverato per alcuni anni in un ospedale psichiatrico.

Al Carmelo, Teresa s’immerse nella lettura della Sacra Scrittura, specialmente dei Vangeli, dove vedeva le tracce di Gesù, ma la lettura dell’Antico Testamento, dove il profeta Isaia parla dell’amore materno di Dio o del Servo di Yahvé, la commosse profondamente.

San Giovanni della Croce divenne poi il suo maestro spirituale, la cui lettura la spinse ad approfondire il cammino dell’amore.

Dopo la Professione religiosa, Teresa venne incaricata della formazione delle giovani, anche senza il titolo ufficiale di maestra, che era ricoperto da madre Gonzaga, e mantenne una corrispondenza epistolare con due missionari, dove non solo vi era un sostegno fraterno, ma un vero e proprio accompagnamento spirituale.

Con il passare degli anni andò crescendo la sua esperienza dell’amore incondizionato e gratuito di Dio e ciò le fece . comprendere il valore delle più piccole opere fatte gratuitamente per amore, e il suo legame con il quotidiano si affinò fin nei minimi dettagli.

Donna semplice, Teresa non visse eventi straordinari come estasi o miracoli, spesso conobbe l’aridità nella preghiera e le incomprensioni, ma niente le tolse l’allegria e la pace che sempre di più le colmavano il cuore.

Nella Pasqua del 1896, Teresa fu vittima di un’emottisi, che era il primo sintomo della tubercolosi, e iniziò cosi la prova della fede che durò fino alla morte.

Quella prova, che riguardava la fede nella vita eterna, la ragazza la affrontò in tutta la sua drammaticità ma sempre con un gran numero di atti di fede e di amore fino al suo addio che avvenne nella sera del 30 settembre 1897.

Teresa venne canonizzata da Pio XI il 17 maggio 1925 e dallo stesso Papa proclamata Patrona universale delle missioni, insieme a San Francesco Saverio, il 14 dicembre 1927, e la sua memoria cade il 1 ottobre.

Il 19 ottobre 1997 la ragazzina di Lisieux divenne Dottore della Chiesa, terza santa ad avere il riconoscimento dopo Caterina da Siena e Teresa di Avila.