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Il disegnatore che raccontava con occhi nuovi il mondo Disney….

Nato a Rapallo il 16 novembre 1931, Luciano Bottaro, dopo aver abbandonato gli studi di ragioneria nel 1949, esordì come autore d’illustrazioni sulla rivista Lo Scolaro per la quale ideò vari personaggi come Aroldo il bucaniere, Gio Polpetta e Pon Pon.

In quel periodo realizzò anche disegni satirici per le riviste La Domenica del Corriere e La Domenica Quiz.

Nel 1951 andò a Milano per proporsi come autore contattando vari editori ai quali mostra i propri lavori.

Il primo incarico giunse dalla casa editrice Alpe di Giuseppe Caregaro per la quale realizzò storie di Cucciolo e Beppe, poi conobbe Mario Gentilini, direttore di Topolino, che lo inserì nello staff di autori per storie a fumetti Disney della Mondadori.

Bottaro esordì con la storia Paperino e le onorificenze, scritta da Alberto Testa, pubblicata sulla serie degli Albi d’Oro nel 1952.

In seguito pubblicò la sua prima storia come autore completo con i personaggi della Disney, Paperino e l’arte moderna, nel 1954.

Per la Mondadori realizzò fino a metà degli anni ottanta storie a fumetti con Paperino e altri personaggi Disney per la rivista Topolino, spesso su sceneggiature di Guido Martina o Carlo Chendi, oltre che proprie.

Tra il 1969 e il 1973 Bottaro, con Romano Scarpa e Giovan Battista Carpi, divenne uno degli artisti italiani chiamati a realizzare le storie provenienti dallo Studio Disney di Burbank per il progetto Disney Program, una serie di soggetti che la casa madre realizza per essere prodotti e distribuiti nel solo mercato estero.

Bottaro lavorò a diciotto di queste storie e una di queste vide Super Pippo come protagonista, pubblicata sull’Almanacco Topolino n. 154 dell’ottobre del 1969, Super Pippo e il ladro di laghetti.

All’interno del filone delle parodie Disney, il sodalizio con Carlo Chendi vide capolavori come Le miniere di re… Paperone, sull’Albo d’Oro n. 39 del 26 settembre 1954 alla quale seguirono Paperin di Tarascona, Paperino e il Conte di Montecristo e Il Dottor Paperus.

Con altri autori realizzò anche Paperino e l’isola del tesoro, Paperino il Paladino, Paperin furioso e la serie sul Corsaro Paperinero.

Fra i personaggi che Bottaro ha reinterpretato c’è la strega Nocciola, che fece il suo debutto nel 1952 al cinema, poi nei fumetti, con una storia di Carl Barks.

In Italia fu ripresa nel 1956 per una storia edita sulla serie degli Albo d’Oro, Paperino e l’aspirapolvere fatato, sceneggiata da Chendi e disegnata da Bottaro.

A questa seguì Pippo e la fattucchiera, edita su Topolino n. 236 del 5 giugno del 1960, poi Nocciola ritornò nella parodia Dottor Paperus, cui seguirono le storie in accoppiata con il personaggio di Pippo, sempre scettico sulle streghe.

Con l’aumento della mole di lavoro, verso la fine degli anni cinquanta, intorno a Bottaro sorse la Scuola di Rapallo, un gruppo di autori che iniziò a lavorare con lui a stretto contatto come Guido Scala e Franco Aloisi, subito dopo si unirono anche Carlo Chendi e Giorgio Rebuffi.

Il gruppo nel 1968 aprì lo studio Bierreci, con il quale collaborarono artisti come Maria Luisa Uggetti e Tiberio Colantuoni e che produsse, oltre a storie a fumetti Disney per la Mondadori, anche storie con personaggi della Warner Bros. per l’editore tedesco Kauka.

Bottaro si spense a Rapallo il 25 novembre 2006.