Il calore di un bel focherello acceso nelle notti natalizie, con la città avvolta da una leggera spruzzata di neve, tutto ciò è parte del fascino del caminetto…
Il caminetto, nell’architettura, fu il primo sistema di riscaldamento, ideato dopo l’addomesticamento del fuoco, dove il focolare è posto al centro per la combustione tipicamente della legna, sormontato da una cappa e una canna fumaria per lo smaltimento dei fumi, formato da piedritti e un architrave che funge da sostegno.
Le prime tracce del caminetto nella preistoria lo videro avere il ruolo di fornello per la lavorazione dei metalli e della terracotta e successivamente si ritrovarono tracce di questo elemento all’interno delle Domus o insule, con la presenza anche di un incavo nel soffitto per la fuoriuscita dei fumi di scarico.
Nelle case romane il focolare era posizionato al centro della stanza, aveva dimensioni molto gradi e non era chiuso da pareti laterali.
Poco dopo il caminetto venne relegato nelle cucine e provvisto anche di un sistema in muratura per lo scarico dei fumi, inoltre era un elemento immancabile anche nei bagni e aveva il ruolo di riscaldare l’acqua per gli effluvi e distribuirla nelle tubazioni a pavimento tipiche delle abitazioni romane più ricche.
Alla fine della Repubblica romana fu introdotto un elemento importante, l’ipocausto, un vero e proprio focolare sotterraneo con condotti ricavati nello spessore dei muri.
Con il Medioevo il caminetto ritornò al centro della stanza e una serie di testimonianze racconta che era molto diffuso in abbazie e monasteri, aveva dimensioni molto grandi e una forma circolare o esagonale.
Inoltre il focolare era leggermente sopraelevato tramite uno zoccolo in pietra e mattoni e sovrastato da una grande cappa.
I caminetti nel Rinascimento si diffusero in Toscana e Veneto, mentre erano un po’ più rari a Roma, iniziarono a essere addossati al muro ma erano ancora sprovvisti di cappa, le dimensioni divennero più contenute e comparvero i piedritti per farlo sporgere dalle pareti.
Sostanzialmente nel Seicento i parametri costruttivi del camino rimasero invariati ma questi fu reinterpretato, portando a delle vere e proprie opere d’arte, immense e appariscenti, specialmente in Francia e Germania, a causa dei climi freddi, anche se spesso erano presenti problemi dovuti a cattivo tiraggio dei fumi e all’influenza dei venti.
Il camino nell’Ottocento ritornò alle forme del Trecento, cioè era più piccolo ma installato in numerose stanze della stessa casa ma con modifiche importanti.
Gli architravi divennero un elemento fisso per far avanzare il focolare dal muro, furono introdotti materiali di rivestimento come il marmo ma le novità più importanti che portarono al caminetto moderno furono introdotte da Benjamin Franklin e Benjamin Thompson.
Il primo ideò il camino Franklin, che limitò notevolmente l’accumulo dei fumi all’interno dei locali grazie ad uno studio delle esalazioni, mentre, con il camino Rumford, Thompson capì che il calore non era una sostanza ma il prodotto delle particelle in moto, il suo camino fu modificato nella forma che divenne geometrica e contenuta e nelle canne fumarie regolari e libere da ostacoli, diventando il modello del caminetto attuale.