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Si celebrerà domenica 15 maggio a Roma,  in Città del Vaticano, il rito della canonizzazione di Charles de Foucauld, il grande missionario francese del deserto africano, con quello di altri sei beati.

Charles de Foucauld era nato  a Strasburgo, in Alsazia, il 15 settembre 1858 e, rimasto orfano di entrambi i genitori, visse con la sorella Marie presso il nonno materno.

Mentre era impegnato negli studi liceali si dichiarò ateo e nell’ottobre 1876 entrò all’accademia militare, e quindi alla scuola di cavalleria dove venne poi cacciato, per la sua scarsa attitudine alla disciplina.

In seguito Charles venne reintegrato nell’esercito per prendere parte a una missione esplorativa nel Marocco, travestito da rabbino, dove fu profondamente colpito dallo stile di vita dei musulmani.

Nell’ottobre del 1886 entrò nella chiesa di Sant’Agostino a Parigi e chiese al reverendo Huvelin di fargli conoscere la fede cristiana.

Huvelin, che era il confessore e padre spirituale delle più diverse classi sociali, prima di ascoltarlo chiese al giovane di confessarsi.

Da li cominciò per Charles il viaggio nella conversione, guidato da Huvelin, diventato il suo padre spirituale.

A seguito di un pellegrinaggio in Terrasanta, Charles, consigliato da Huvelin, nel gennaio 1890 entrò nella trappa di Notre-Dame des Neiges nell’Ardèche, per poi andare a vivere in quella di Notre-Dame du Sacré Coeur, vicina ad Akbès, in Siria.

Visse la vita del trappista per sette anni, durante i quali però  capì che la sua vocazione era vivere la vita di Gesù, dai luoghi della sua vita e della sua missione.

Lasciata la trappa, il giovane frate visse a Nazareth, con il ruolo di domestico delle clarisse, dedicando lunghissimi tempi alla preghiera e alla meditazione, soprattutto del Vangelo.

Il suo motto divenne “Jesus Caritas” e come simbolo aveva un cuore sormontato da una croce.

Charles ricevette l’ordinazione sacerdotale il 9 giugno 1901 e si recò a Beni Abbès, nel Sahara algerino, non lontano da Orano, per edificarvi un romitaggio, e con il sogno di fondare una comunità di monaci.

Si dedicò all’accoglienza di pellegrini e locali, entrò in contatto con i grandi nomadi del deserto, i tuareg, e finisce per stabilirsi nel villaggio di Tamanrasset, nel deserto del Sahara, grazie all’amicizia con il loro  Musa Ag Amastan, oltre a erigere due eremi  sul massiccio dell’Hoggar. Condividendo la vita dei tuareg Charles ne imparò la lingua, al punto che scrisse un dizionario tuareg-francese, tradusse diversi brani dei libri sacri e si dedicò alla raccolta di canti, poesie, tradizioni di questo popolo.

Tra il 1909 e il 1913  fece alcuni viaggi in Francia, nella speranza di coinvolgere i laici nell’opera di evangelizzazione, organizzandoli in un’unione dei fratelli e sorelle del Sacro Cuore di Gesù.

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale,  che coinvolse anche alcune tribù locali, provocate dai turchi e dai tedeschi, Charles eresse un fortino, alla periferia di Tamanrasset, per difendere la popolazione.

Il 1 dicembre 1916 una banda di predoni, aiutati da un uomo che Charles aveva aiutato, prese in ostaggio l’eremita per saccheggiargli la casa ma,  spaventato per l’arrivo di due cammellieri francesi, il giovane che sorvegliava il coraggioso sacerdote gli sparò alla tempia, uccidendolo sul colpo.

Pochi anni dopo, René Voillaume  avrebbe raccolto l’eredità di Charles, fondando quella congregazione, chiamata dei Piccoli fratelli di Gesù, che l’eremita aveva sognato di fondare, poi Madeleine Hutin avrebbe fondato un istituto femminile, le Piccole sorelle di Gesù.

Gli altri sei beati che verranno canonizzati sempre il 15 maggio sono il beato Lazzaro, detto Devasahayam, laico, martire, il beato César de Bus, sacerdote, fondatore della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana, il beato Luigi Maria Palazzolo, sacerdote, fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, il beato Giustino Maria Russolillo, sacerdote, fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni, la beata Maria Francesca di Gesù , fondatrice della Suore Terziarie Cappuccine di Loano e la beata Maria Domenica Mantovani, cofondatrice e prima Superiora Generale dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia.