Il 16 agosto cade la memoria di San Rocco, invocato da secoli dai fedeli, particolarmente in Europa, durante le pestilenze e le epidemie.
Secondo la tradizione, Rocco nacque in Francia, a Montpellier, verso il 1350, e durante una grande epidemia di peste si recò in pellegrinaggio a Roma, donando tutti i suoi beni ai poveri.
Quando arrivò ad Acquapendente, vicino Viterbo, si fermò per occuparsi dell’assistenza agli ammalati di peste e, da quel momento, gli furono attribuiti numerose guarigioni miracolose. Appena Rocco seppe che la situazione in Emilia era gravissima, decise di raggiungerla per occuparsi dei malati, giunto a Roma nel 1367, operò nell’Ospedale del Santo Spirito, dove tracciò il segno della croce sulla fronte di un cardinale, guarendolo dalla malattia.
Nell’iconografia classica, il santo è spesso ritratto insieme a un cane infatti, mentre accudiva degli ammalati vicino Piacenza, infatti, si ammalò e, per non contagiare chi gli era vicino, visse in una grotta, dove ogni giorno veniva raggiunto da un cane che rubava ogni giorno un pezzo di pane dalla mensa del suo padrone per portarla al santo.
Una volta guarito ,Rocco continuò a girare tra Italia e Francia, fino alla morte che avvenne il 16 agosto di un anno tra il 1376 e il 1379.
Dal momento della sua sepoltura, avvenuta a Voghera, venne subito invocato dai suoi contemporanei affinché intercedesse presso Dio per evitare nuove pestilenze, infatti nel 1414 il Concilio di Costanza gli chiese aiuto perchè cessasse l’epidemia di peste diffusasi durare i lavori. Una grande risonanza ebbe il culto di San Rocco nel Medioevo, dove, artisti, pittori e scultori iniziarono a raffigurarlo come un pellegrino, con bisaccia e mantello, il più delle volte con un cane al suo fianco e con una conchiglia sulle sue vesti, simbolo dei viandanti.
Oggi San Rocco è il patrono di oltre cento comuni italiani e trenta francesi, e compatrono di città europee come Barcellona,Napoli, Torino, Venezia e Montpellier, e dell’antica Costantinopoli, oltre ad essere patrono dei volontari, dei pellegrini e dei viandanti, degli automobilisti, farmacisti,dei chirurghi, e infermieri.
In Italia sono tremila i luoghi di culto dedicati al santo francese, distribuiti in tutte le regioni e in gran parte delle diocesi, in quasi tutte le grandi città italiane vi è un luogo di culto dedicato a san Rocco, e lo stesso anche nei piccoli borghi storici.
Sono tanti i proverbi e i modi di dire legati alla sua figura, infatti Rocco viene celebrato il 16 agosto, il primo giorno dopo la festività di Ferragosto, quando comincia il lento avvicinamento dell’autunno ed ecco perché si dice “Per San Rocco la rondine fa fagotto” oppure “A San Rocco la castagna si riconosce lontano un tiro di schioppo”oppure “A san Rocco, la noce cade dal ramo”.