Putti Organo

Il tradizionale concerto di Santo Stefano a Montanaro quest’anno verrà dedicato alla musica italiana di Ottorino Respighi (1879-1936) infatti il maestro Rodolfo Bellatti suonerà alcuni brani del compositore, trascritti in una versione per organo.

L’appuntamento del 26 dicembre sarà una buona occasione, per chi vive a Montanaro e nel torinese, di riascoltare la musica del monumentale organo da 2700 canne della chiesa di Santa Maria Assunta, che fa parte del settecentesco complesso Vittoniano.

Il maestro Bellatti si esibirà su un organo la cui prima costruzione risale al 1810 e che è, ancora oggi, uno dei più maestosi della regione.

Il concerto di Santo Stefano a Montanaro è a cura di Antichi Organi del Canavese, collana discografica senza scopo di lucro, e Pro Loco di Montanaro, ha il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Montanaro.

La scelta della musica di Ottorino Respighi per l’edizione 2022 nasce da un lavoro del maestro Bellatti,  organista dei due strumenti del Duomo di Asti, con la presa di suono e il montaggio di Roberto Ricco,  montanarese, che fa parte degli organizzatori.

Ci sarà l’esecuzione di brani tratti dall’opera Uccelli, una composizione in cui Respighi, reinterpretando brani del Seicento, evoca i versi della colomba, della gallina, dell’usignolo e del cucù e una serie di musiche di ispirazione natalizia completerà il programma.

Il maestro Rodolfo Bellatti ha detto che “Forse non tutti sanno che l’organo è uno degli strumenti più diffusi al mondo e con la storia più antica. È uno strumento molto complesso, che veniva utilizzato come una piccola orchestra ed è al tempo stesso molto versatile. Ogni organo è un’opera d’arte, un unicum con potenzialità e caratteristiche differenti. Ascoltare oggi la musica da organo può sembrare un’abitudine da eruditi, ma l’esempio di Respighi mostra che, anche in questo ambito, ci sono compositori che hanno studiato musiche per fare opera di divulgazione, recuperando aspetti della musica antica, e per avvicinarsi al grande pubblico, con temi di grande suggestione”.