Lo scrittore che cambiò per sempre il mondo della fiaba…
Charles Perrault nacque a Parigi il 12 gennaio 1628, in una famiglia dell’alta borghesia francese. Suo padre, Pierre Perrault, era avvocato al parlamento di Parigi, e sua madre era Paquette Le Clerc, mentre suo fratello, il noto architetto Claude, fu l’ideatore della facciata del lato est del Louvre.
Il piccolo Charles fu destinato da subito ad una carriera illustre, infatti studiò legge, prima di intraprendere una carriera al servizio del governo, oltre a prendere parte alla creazione dell’Accademia delle Scienze, nonché al restauro dell’Accademia di Pittura.
Nel 1654 si trasferì a Parigi, dove fu coinvolto nella diatriba fra antichi e moderni, nella quale si affrontavano, tra articoli e saggi, i sostenitore dell’una o dell’altra categoria letteraria, i primi ad avvalorare gli antichi e la letteratura di Luigi XIV, i secondi seguaci del nuovo e del moderno.
È una riflessione teorica che occuperà gran parte dei lavori dello scrittore, fino alla pubblicazione di una serie di opere molto importanti per la storia della cultura francese, come il manifesto Le Siècle de Louis le Grand del 1687, e il Confronto fra antichi e moderni, edito dal 1688 al 1692, nel quale puntava il dito contro l’avversario Boileau e il suo classicismo.
Ad ogni modo, quando l’ Accademia delle Iscrizioni e Belles-Lettres viene fondata, nel 1663, ne fece parte Charles Perrault, il quale ebbe la carica di segretario, grazie al suo capo Jean Baptiste Colbert, ministro delle finanze di Luigi XIV .
In quel periodo lo scrittore conobbe Gian Lorenzo Bernini, che era l’autore di alcuni disegni preparatori del Louvre.
Nel 1668 Perrault portò a termine il saggio La pittura, in onore del primo pittore scelto dal Re, Charles Le Brun e nel 1672 sposò Marie Guichon, allora diciannovenne, che morì nel 1678.
Durante i lavori dei giardini di Versailles nel 1669, Perrault suggerì a Luigi XIV di realizzare 39 fontane ognuna dei quali raffiguranti una delle favole di Esopo, all’interno di un labirinto.
Il lavoro viene ultimato nel 1677 e vede, alla fine, anche numerosi getti d’acqua zampillanti dalle bocche delle creature rappresentate, mentre la guida del labirinto fu opera di Perrault, con le illustrazioni di Sébastien Le Clerc.
La prima stesura degli otto racconti fondamentali nell’opera di Perrault arrivò nel 1697, firmata dal figlio Perrault d’Armancourt, luogotenente militare.
Quando Perrault la scrisse ha quasi settant’anni, con il titolo di Racconti e storie del passato con una morale e un sottotitolo diventato poi leggendario, I racconti di mamma l’oca.
La pubblicazione fu fatta a nome del suo terzo figlio perché all’epoca questi era in carcere, a causa di una rissa nella quale è rimasto coinvolto in prima persona, in modo da salvargli la reputazione, ma non ci furono dubbi sulla paternità dell’opera, troppo evoluta dal punto di vista letterario e stilisticamente inequivocabile.
Con questa raccolta nacque la fiaba moderna e il nome di Charles Perrault fu famoso anche al di fuori dei circoli letterari e artistici.
Molte delle storie erano trascrizioni popolari, ma l’autore francese non rinunciò ad inserirvi proprie personali intuizioni creative, come il Castello di Ussé de La bella addormentata e Il gatto con gli stivali, fino alle scarpette di cristallo della celebre Cenerentola.
Charles Perrault morì a Parigi il 16 maggio 1703, a 75 anni.