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Sabato 24 giugno alle 17 sarà  inaugurata al Monastero di Santa Maria Assunta di Cairate, in provincia di Varese, la mostra Dna Fiber di Elena Rizzardi a cura di Carla Tocchetti, un programma originale e articolato che riconduce l’attività della fiber artist all’eredità trasmessale dal nonno, titolare nel Novecento di una tessitura jacquard a Besnate, la Mazzucchelli.

Affascinata fin da piccola dal colorato universo dei fili e dei tessuti da piccolo Elena manifestò presto il desiderio di dipingere, che realizzò con l’incoraggiamento della famiglia e, terminati gli studi artistici,  la sua strada si intrecciò nuovamente con il tessile, in un azienda italiana leader nel settore dell’arredamento, la Saporiti Italia, dove Elena è da anni apprezzata interior designer.

Nasce così, in parallelo all’attività professionale, l’attività di fiber art di Elena Rizzardi, che elegge l’Informale Materico come linea espressiva e orienta la ricerca sul tema del riutilizzo tessile come nuova possibilità narrativa artistica.

L’esposizione di Cairate vede quadri, arazzi, tappeti, pannelli di seta, oggetti rivestiti, in cui confluiscono suggestioni diverse: dai tessuti d’arredamento provenienti da scarti e campionari, a fibre recuperate di vario genere, a stucchi, gessi, e altri componenti di riciclo.

Una particolare sezione , realizzata in collaborazione con il Museo del Tessile di Busto Arsizio, ricostruisce cent’anni di storia dello jacquard nel Varesotto, introdotto nell’800 come tecnica rivoluzionaria per il tessuto operato, all’inizio del Novecento molte famiglie varesotte avevano intrapreso una produzione familiare di stoffe jacquard per soddisfare la grande richiesta di questo tipo di tessuto per abbigliamento e arredo.

Nacque così anche una generazione di disegnatori tecnici in grado di far funzionare al massimo della potenzialità i telai, che arrivarono a rivaleggiare con Lione, capitale dello jacquard.

Mentre le tessiture più piccole negli anni Settanta hanno dovuto cedere il passo all’evoluzione del tessile, gli studi di disegno per jacquard sono evoluti con la tecnologia e sono vitali ancora oggi, come dimostra la storia della famiglia Angelo Pianezza di Azzio, giunta alla terza generazione con i due studi di Luigi e Alessandro che oggi collabora con le aziende del comasco per realizzare tessuti design dalle cravatte alle passerelle fashion.

“Una grande opportunità, quella di poter individuare come il talento artistico per il tessile affondi le sue radici in un DNA familiare che appartiene al nostro territorio. Un saper fare manuale e intellettuale che da un secolo trascende l’artigianalità e recepisce tutte le istanze della modernità. Nell’arte di Elena Rizzardi troviamo la continuità di una espressione creativa capace di guardare al futuro e di partecipare all’avanguardia artistica anche a livello internazionale” dice la curatrice Carla Tocchetti.

Il programma, organizzato dall’associazione Segreta Isola, è stato patrocinato dalla Provincia di Varese, dal Comune di Cairate, dal Comune di Besnate ed è realizzato in collaborazione con la Pro Loco Cairate, il Museo del Tessile, Saporiti Italia, Luigi Pianezza Azzio (Varese), e DB color.

La mostra sarà visibile fino al 23 luglio al sabato dalle 14.30 alle 18.30  e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18.30, mentre  l’ingresso al Monastero è libero.

Il programma vede  sabato 24 giugno alle 17. vernissage, domenica 25 giugno, 9 luglio e 16 luglio alle 17 laboratori con Elena Rizzardi, sabato 1 luglio alle 17  un happening di poesia, fotografia e fiber art con Maria Elena Danelli, Maurizio Gabbana, Rosy Gallace, Salima Martignoni, Elena Rizzardi, Paola Surano, Carla Tocchetti; domenica 23 luglio alle 17 il  finissage con una performance di live art di Elena Rizzardi.