Con l’arrivo della bella stagione torna la Stramagenta, con una novità, infatti la si correrà nella sera di martedì 27 giugno sul percorso che partirà da via Matteotti, per due giri di 5 chilometri l’uno, passando nel parco di Casa Giacobbe.
Sarà un’edizione transitoria in vista di un ritorno definitivo nel mese di febbraio 2024, dato che la Stramagenta è nata come la prima 10 km della stagione su un percorso veloce dove è possibile avere degli ottimi tempi.
Il ritrovo è fissato per le 19 presso la tensostruttura di piazza mercato, la partenza è fissata per le 20.45, la gara è aperta a tutti i tesserati Fidal, ma è possibile iscriversi alla non competitiva per i non tesserati e si corre dove si è fatta la Storia, oltre ad essere un altro degli eventi sportivi del giugno magentino, dopo la tappa del Giro d’Italia under 23.
Ci sono atleti, come Giulia Sommi, campionessa italiana di maratona, allenata da Danilo Goffi, che hanno dato la loro adesione, ma negli anni alla Stramagenta hanno partecipato nomi illustri nel panorama dell’Atletica italiana con il pettorale sotto il numero di colore rosso Magenta.
Sponsor d’eccezione di questa edizione è il Poliambulatorio Santa Crescenzia e l’Ottica Rocchitelli, storici sostenitori dell’evento, come parte di una realtà che supporta eventi sportivi, nell’ottica del benessere per tutti.
Magenta seconda la tradizione sarebbe stata fondata da Massimiliano Erculeo che, a capo dell’impero romano d’occidente tra la fine del III e gli inizi del IV secolo d.C., avrebbe fatto erigere delle fortificazioni nei pressi del Ticino allo scopo di contenere l’avanzata delle popolazioni barbariche, ma alcuni rinvenimenti archeologici dimostrano che queste terre erano abitate anche in epoche precedenti.
Così chiamata dal nome proprio Maxentia o Maxentio, oppure dal cognome Maxentius, nel 1167 la città fu distrutta dal Barbarossa durante la sua marcia verso Milano e, nella seconda meta del XIII secolo, venne coinvolta nelle lotte tra i Torriani e i Visconti, che nel 1279 sconfissero i Torriani dopo una violenta battaglia.
Sul finire del Trecento Magenta fu assegnata dal duca Gian Galeazzo Visconti alla Certosa di Pavia e, tornata alla regia camera ducale, nella prima metà del XVII secolo fu infeudata dal re di Spagna Filippo III ai conti Melzi.
Da sempre al centro di scontri bellici per la sua posizione nelle vicinanze del Ticino, la città deve la sua fama alla battaglia che vi si svolse, nel corso delle guerre d’indipendenza, il 4 giugno 1859, tra le truppe austriache e quelle franco-piemontesi e che si concluse con la vittoria di queste ultime e l’annessione di Milano, con gran parte della Lombardia, al Regno di Sardegna.
Tra i monumenti sono da vedere la parrocchiale dei Santi Martino e Gioacchino, le chiese di Santa Maria Assunta, San Rocco e San Sebastiano, San Biagio, San Giovanni Battista e San Girolamo Emiliani e della Sacra Famiglia, il cinema teatro Lirico, le ville Bicinetti, Brocca, Giacobbe, Martignoni, Crivelli e Castiglioni, il palazzo Lomeni e gli edifici sacri delle frazionm di Ponte Vecchio e Ponte Nuovo.