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Il Regio di Torino per la stagione 2023 – 24 vedrà quattordici titoli, di cui due sono spettacoli di balletto, dei quali ben otto nuovi allestimenti e cinque sono opere di Puccini, per tributare un omaggio al grande musicista nel centenario della morte, che ricorrerà il 29 novembre 2024.

Per l’occasione i vertici del Regio hanno scelto titoli  del Maestro assenti da Torino da decenni, come Le Villi, con la direzione di Riccardo Frizza, la Rondine per la  bacchetta di Francesco Lanzillotta, La fanciulla del West con Francesco Ivan Ciampa e il Trittico per il quale tornerà Pinchas Steinberg.

Il Regio partirà con la stagione a fine settembre e un nuovo allestimento, firmato da Stefano Poda, di La Juive di Fromental Halévy, grand opéra che parla di intolleranza religiosa, che mostra il coraggio di una programmazione artistica rara nei teatri italiani, per la maggior parte legata ai titoli di repertorio.

Anche Wagner torna finalmente a Torino con L’olandese volante nella ripresa dell’apprezzato allestimento di Willy Decker commissionato dal Regio una decina di anni fa, che venne allora affidato alla direzione di Giandrea Noseda.

Proseguendo il percorso nel mondo di Gaetano Donizetti buffo si potrà rivedere la storica produzione di Ugo Gregoretti del Don Pasquale, con il ritorno di Alessandro de Marchi per la direzione.

Evento clou della stagione sarò la presenza di Riccardo Muti per una nuova produzione del Ballo in maschera con un cast ancora parte da definire e la regia di Andrea de Rosa.

Dopo il successo di Powder Her Face e Bastiano e Bastianaè stata confermata per il prossimo anno la vocazione di teatro sperimentale e da camera del Piccolo Regio che ospiterà Un mari à la porte, operetta di Jacques Offenbach e The Tender Land di Aaron Copland.

Ma la stagione 2023 – 24 vede anche l’addio di Andrea Secchi, per cinque anni maestro del coro del Regio e dalla prossima stagione impegnato a Roma all’Accademia di Santa Cecilia, infatti al suo posto arriverà Ulisse Trabacchin, già Altro Maestro del Coro della Fenice e alla Scala.