08 blog agosto

Secondo l’antico calendario romano, che iniziava con marzo, agosto si chiamava Sextilis, perché era il sesto mese, ma in seguito venne detto Augustus in onore del princeps Ottaviano Augusto.

Mentre luglio era dedicato al lato maschile personificato da Apollo, agosto invece lo era a quello femminile personificato dalla sorella di Apollo, Diana, signora delle selve, protettrice degli animali selvatici e custode delle fonti e dei torrenti, che era anche una delle tante raffigurazioni parziali della Grande Dea, la Cibele onorata in marzo.

Diana condivide con Apollo alcune caratteristiche importanti, sono entrambi le  espressioni di una energia astratta che seppur trascendente è presente nella realtà del mondo attraverso espressioni meravigliose.

Inoltre Diana è una dea solitaria, vergine, che vaga nei boschi e tra le montagne, dove l’uomo non ha mai messo piede,  un’abile cacciatrice ma allo stesso tempo rende mansuete le belve e le aiuta nel partorire in un dualismo divino dei concetti di vita e di morte e, come il fratello Apollo, torna ogni anno nel paese degli Iperborei.

La manifestazione fisica di Diena è la luna come il sole lo è di Apollo, così agosto aveva il suo centro nella festa in onore di questa Dea, rappresentante degli aspetti interiori della donna.

Nelle Idi del mese si festeggiava l’anniversario della dedica del tempio di Diana sull’Aventino.

Però agosto presentava altre festività non meno importanti come i Portunalia, che cadevano il 17, celebrate in onore di Portunus, protettore del porto fluviale di Roma.

La vendemmia veniva festeggiata nei Vinalia del 19, in onore di Venere e nei grandi rituali dei Consualia del 21, si ringraziavano le divinità e in particolare il dio Conso, per la fine della vendemmia e della mietitura.

In quel mese cadeva anche l’anniversario del Ratto delle Sabine, l’atto che portò l’elemento femminile nella Roma degli uomini, oltre ai Vulcanalia” in onore di Vulcano, necessari per scongiurare gli incendi, sempre frequenti e pericolosi.

C’era anche uno spazio per il rito in onore di un antichissimo Dio etrusco; Vertumno, protettore della vegetazione e Dio del cambiamento stagionale, onorato il giorno 27.

Il mese si chiudeva con la cerimonia del Mundus Patens che sanciva l’apertura al mondo sotterraneo la cui energia,  simile al fuoco, era parte della vita di superficie.