torino jam session mostra torino 2023 2 633x400 1

Torino Jam Session. Energiche e liberatorie ibridazioni nell’arte è la mostra che, fino al 1 ottobre, è stata allestita a Torino negli spazi di Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee.

Si tratta di una nuova esposizione, dedicata alla creatività metropolitana, organizzata dal nuovo centro artistico indipendente collocato  in corso Giovanni Lanza,  rivolto alla ricerca e alla sperimentazione nel campo delle arti visive.

Infatti Flashback Habitat è un ecosistema torinese che è  dedicato a tutte le culture contemporanee,  dove arte e vita si legano in un binomio indissolubile.

Circondato da mura ottocentesche, situato in un grande parco a pochi minuti dal centro storico di Torino, il complesso è composto da 4 padiglioni costruiti tra la fine dell’Ottocento e gli anni Quaranta del Novecento, che accolgono un centro artistico indipendente dedicato alla sperimentazione e all’accoglienza creativa.

Torino Jam Session. Energiche e liberatorie ibridazioni nell’arte è nata da un’idea dell’artista e direttore artistico Alessandro Bulgini e si sviluppa come una jam session musicale, che porta ad un incontro energico e liberatorio tra le opere.

La batteria di Donato Stolfi segna il ritmo espositivo sulla cui  base le opere improvvisano un’armonia corale.

La mostra vede alcuni tra gli artisti torinesi più rappresentativi degli ultimi decenni che hanno contribuito a rendere la scena artistica ricca e vibrante e, in modo del tutto unico, hanno letto e interpretato il loro territorio, appunto la città di Torino.

Infatti vi sono esposte opere di alcuni tra gli artisti più importanti della scena piemontese degli ultimi decenni come Aldo Mondino, Bartolomeo Migliore, Pierluigi Pusole, Marco Gastini, Monica Carocci, R. Victor Kastelic, Gruppo Fotografia Psicogeografica, Alessandro Bulgini, Luigi Gariglio, Giorgio Griffa, Turi Rapisarda, Elke Warth, Enzo Obiso, Sergio Cascavilla, Pierluigi Meneghello, Alessandro Rivoir, Bruno Zanichelli e Donato Stolfi.

Tutto il percorso artistico si snoda in quindici sale con  differenti jam session, rappresentate da oltre sessanta opere, pervase da un forte ritmo musicale che improvvisano senza limiti, componendo un lessico visivo dell’inconscio.