Abbazia di Westminster1

Con il suo stile gotico l’abbazia di Westminster, nel centro di Londra, è la storica sede delle incoronazioni e delle sepolture dei monarchi britannici.

L’abbazia venne chiamata così per distinguerla da St. Mary of the Graces, situata a est del parlamento di Londra e sede di un monastero cistercense, la sua costruzione venne promossa da Edoardo il confessore, per adempiere a un voto fatto quando si trovava in Normandia,  se Dio se lo avesse riportato al trono d’Inghilterra avrebbe compiuto un pellegrinaggio a Roma.

Una volta re Edoardo non poté compiere il pellegrinaggio e chiese al Papa come fare per esser dispensato dal voto, proposta che sfociò nella  decisione della costruzione di un monastero dedicato a San Pietro.

Il luogo prescelto per la nuova chiese fu Thorney Island sul Tamigi dove esisteva dal 616 un piccolo santuario, in onore di un pescatore che aveva avuto una visione di San Pietro, infatti il  29 giugno da sempre i pescatori del Tamigi portano in dono a San Pietro un salmone, poi ricevuto dall’abate di Westminster.

Il santuario verso il 970 venne ampliato con la costruzione di un convento benedettino da parte di San Dunstano.

Re Edoardo nel 1045 iniziò la costruzione di una grandiosa chiesa in stile romanico consacrata nel 1065, ma nel 1298 un incendio la distrusse e venne  ricostruita in stile gotico – francese dal re Enrico III che affidò i lavori all’architetto Henri de Reims.

Nel 1376 la navata fu rifatta dall’architetto Henri Yevele, che curò anche la Torre di Londra e il Palazzo di Westminster, nel 1506 venne realizzato il soffitto a volta e la facciata neogotica con le 2 torri alte 68 metri.

Con i regni di Enrico VII e Enrico VIII, venne costruita la Lady Chapel, oggi chiamata cappella Enrico VII, dove lavorarono artisti italiani tra i quali lo scultore Torrigiano.

Larga 34 metri e lunga ben 156 metri, l’abbazia di Westminster ha la navata gotica più lunga del regno, simbolo dell’unità e della forza inglese, che raccoglie la memoria  degli eventi della storia, infatti la cappella di San Giorgio è dedicata ai caduti della prima guerra mondiale,mentre  a sinistra è posto il più antico ritratto di un sovrano,  cioè quello di Riccardo II che risale al XIV secolo.

All’ingresso della navata centrale c’è la tomba del Milite Ignoto e una lapide ricorda Sir Winston Churchill, inoltre vi sono collocate le tombe di alcuni architetti del XIX secolo e dell’esploratore David Livingstone.

La navata destra presente una lapide sul pavimento in onore del fondatore dello scautismo Robert Baden-Powell e di sua moglie Olave, oltre a una serie di busti e rilievi raffiguranti vari personaggi inglesi.
Nella terza navata c’è il monumento di William Pitt il giovane e tutto il transetto, a destra e a sinistra dell’altare maggiore, è occupato dalle sepolture di personaggi storici, tra cui alcuni santi.

Il Poets’ Corner custodisce le tombe o le commemorazioni di alcuni letterati e poeti inglesi, come Shakespeare, Browning, Chaucer, Dickens e Kipling e l’altare maggiore di Sir Gilbert Scott è sovrastato da un mosaico in vetro raffigurante l’ultima cena.

Dietro l’altare maggiore ci sono le Royal Chapels, delle quali la principale è quella dedicata a Enrico VII, a tre navate con una corona di cappelle, oltre a un centinaio di tombe, quasi tutte di sovrani d’Inghilterra.

La statua di Edoardo III, custodita nel museo, è la più antica statua europea in legno del sovrano, mentre nella chiesa abbaziale è conservata la sedia di re Edoardo, dove si siedono i sovrani nell’ambito della loro incoronazione, che si tiene qui sin dal Natale del 1066, giorno dell’incoronazione di Guglielmo il Conquistatore.