palio di asti

Domenica 3 settembre torna il Palio di Asti e la città sarà un teatro a cielo aperto con una storia antica fatta di nobili, banchieri, vescovi, prelati, ma anche artigiani e popolani.

Tutto questo per una tradizione sentitissima che si rinnova ormai da oltre sette secoli e che dal 1275 resiste inalterata all’usura del tempo riportando la città ai suoi fasti medievali, con un’adrenalinica corsa dei 20 cavalli montati a pelo (senza sella) sulla pista allestita nella centralissima piazza Alfieri per aggiudicarsi il famoso Palio, il grande Drappo di velluto con le insegne di Asti, un corteo storico con oltre milleduecento figuranti in costume medievale, che ripropone quadri viventi a rappresentare fatti realmente accaduti della storia astese.

Il Palio, che darà ufficialmente il via al tradizionale Settembre Astigiano, si prepara anche a portare ad Asti migliaia di turisti, appassionati e curiosi per vivere un weekend indimenticabile, dove presente e passato si fondono per dare vita a una delle manifestazioni più suggestive del territorio nazionale.

Da giovedì a sabato, in Piazza San Secondo, torna il tradizionale mercatino del Palio con la presenza delle bancarelle di tutti i comitati dei Borghi, Rioni e Comuni partecipanti e venerdì e sabato sera ci saranno le cene propiziatorie con le loro lunghissime tavolate collocate nelle vie e nelle piazze della città e dei dintorni, pronte ad offrire piatti della tradizione piemontese e menù che ripropongono ricette e sapori medievali.

Il sabato è il giorno del corteo dei bambini con 1000 figuranti, dai 5 ai 15 anni in costume medievale e delle prove in pista dei cavalli e fantini e la domenica del Palio ci sarà la cerimonia della benedizione del cavallo e del fantino, l’esibizione degli sbandieratori dell’A.S.T.A, composto da circa 80 atleti che con le bandiere ed il ritmo dei tamburi e delle chiarine che annuncia l’inizio della Festa  e l’affascinante corteo storico del Palio, il più grande d’Italia, con 1200 figuranti, realizzato con dovizia di particolari.

Alle 16 di domenica, in Piazza Alfieri, il Capitano del Palio chiede al Sindaco la Licenza di correre il Palio e il Sindaco la concede rispondendo “Signor Capitano vi dò licenza di correre il Palio dell’anno del Signore 2023. Andate e che San Secondo vi assista!” e poi il Mossiere, ruolo  ricoperto da Andrea Calamassi, dà il via alla prima delle tre batterie, due da sette e una da sei cavalli.

I primi tre classificati di ogni batteria accedono alla finale, che si corre alle 18 per l’assegnazione del Palio.

Per la prima volta nella storia del Palio di Asti, il titolo di Maestro del Palio è stato assegnato a un giovane studente, Lorenzo Livorsi, del Liceo Artistico selezionato tra più di trecento partecipanti al progetto Rappresentiamo il Palio 2023 voluto dal Sindaco Maurizio Rasero e assegnato al liceo artistico cittadino Benedetto Alfieri che fa parte dell’Istituto di Istruzione Superiore Vittorio Alfieri di Asti, diretto da Maria Stella Perrone.

E per chi vuole approfondire la conoscenza sul Palio e la sua storia secolare c’è il Museo del Palio, ospitato nelle sale di Palazzo Mazzola che ripercorre la storia della corsa e della città, intimamente legate, attraverso documenti originali, affiche, bandi, stendardi d’epoca, sonetti celebrativi e postazioni multimediali che aiutano il visitatore ad approfondire gli argomenti di maggior interesse. Quest’anno il museo propone la mostra Il Palio Beat, visitabile fino al 31 dicembre, che espone i particolari costumi della sfilata del Palio degli anni Settanta.