La Ford Escort dagli anni Settanta è diventata il simbolo per diverse decenni della casa automobilistica dall’Ovale blu, in forme ed aspetti sempre differenti, ma unici…
La prima auto di questo modello venne lanciata sul mercato europeo nel 1968 al Salone di Bruxelles con lo scopo di mandare in pensione la progenitrice Anglia, che aveva fatto il suo debutto sulle scene oltre 20 anni prima negli anni della Seconda Guerra Mondiale.
Se la vettura, realizzata in completa autonomia da Ford Europa, non mostrava caratteristiche particolarmente innovative o dotazioni all’avanguardia per l’epoca, era estremamente solida e affidabile e pertanto adatta alle gare di rally, infatti sullo sterrato la RS1600 ottenne un discreto successo in quegli stessi anni.
A 7 anni di distanza dalla prima apparizione, nel 1975 arrivò la seconda generazione della Ford Escort, fabbricata interamente in Germania , che manteneva lo schema tecnico tradizionale e le soluzioni della prima versione, come la classica ma ormai ampiamente superata trazione posteriore a ponte rigido.
La vera rivoluzione sarebbe arrivata 5 anni più tardi con il lancio della terza serie della media dell’Ovale Blu, che era la prima Escort ad adottare la trazione anteriore e capace di aggiudicarsi il premio di migliore auto dell’anno nel 1981.
A metà della stessa decade, Escort vide un profondo restyling e continuò ad essere messa in circolazione fino al 1990.
Alla terza generazione ne seguì una quarta che fu prodotta tra il 1990 e il 2000, quando si concluse la vicenda ultratrentennale di Escort per via della concorrenza interna di Focus, la cui prima serie faceva il suo esordio proprio sul finire del Millennio.
Inoltre un modello dal nome Escort, che aveva poco o niente a che vedere con l’omonima autovettura prodotta in Europa, comparve tra il 1981 e il 2003, anche sul mercato statunitense.
Dal 2004 in poi il nome Escort non venne più utilizzato dalla casa di Deanborn almeno fino al 2014, anno in cui fu nuovamente impiegato per indicare una vettura destinata al mercato cinese e strettamente imparentata con l’occidentale Focus.