Piazza Navona Befana

Torna anche per quest’anno la Festa della Befana a Roma a Piazza Navona infatti, sabato 6 gennaio 2024, arriverà poi in persona la simpatica vecchietta che, a cavallo della sua scopa, porterà a tutti i bambini,  buoni o cattivi,  dolci, doni e carbone.

Per tutta la giornata sarà possibile passeggiare per le strade di Roma, assaporare profumi e sapori della tradizione e cercare chicche speciali tra le bancarelle degli artigiani, ma non mancheranno le calze dell’Epifania che la Befana stessa distribuirà a tutti i bambini e le bambine presenti.

Inoltre le Biblioteche di Roma hanno collaborato a rendere speciale questa festa organizzando laboratori ludico-culturali con spettacoli teatrali, concerti e animazioni direttamente a Piazza Navona.

La storia della befana inizia con le tradizioni magiche precristiane, infatti, il termine Befana deriva dal greco Epifania, ovvero apparizione o manifestazione.

La Befana è rappresentata, nell’immaginario collettivo, da una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo, che con una scopa viaggi in lungo e in largo, per portare doni a tutti i bambini.

Nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio sotto il peso di un sacco stracolmo di giocattoli, cioccolatini e caramelle, dove non manca mai anche una buona dose di cenere e carbone, la Befana vola sui tetti e, calandosi dai camini, riempie le calze lasciate appese dai bambini che, da parte loro, preparano per la buona vecchina, in un piatto, un mandarino o un’arancia e un bicchiere di vino.

Il mattino successivo, oltre ai regali e al carbone per chi è stato un po’ cattivo, i bambini trovano il pasto consumato e l’impronta della mano della Befana sulla cenere sparsa nel piatto.

Come dice la famosa filastrocca “La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana!”, la vecchietta indossa un gonnellone scuro e ampio, un grembiule con le tasche, uno scialle, un fazzoletto o un cappellaccio in testa, vivacizzato da numerose toppe colorate.

Originariamente la Befana era un simbolo dell’anno appena passato, ormai vecchio proprio come lo è la Befana stessa e i doni che la vecchietta portava, erano simboli di buon auspicio per l’anno che sarebbe iniziato.

Nella tradizione cristiana, la storia della Befana è legata a quella dei Re Magi.

La leggenda narra che in una notte d’inverno Baldassare, Gasparre e Melchiorre, nel lungo viaggio per arrivare a Betlemme da Gesù Bambino e, non riuscendo a trovare la strada, chiesero informazioni a una vecchietta che indicò loro il cammino.

I Re Magi, allora, invitarono la donna a unirsi a loro, ma, nonostante le insistenze, la vecchina rifiutò.

Una volta che i Re Magi se ne furono andati, la donna si pentì di non averli seguiti e preparò un sacco pieno di dolci e si mise a cercarli, ma senza successo.

La vecchietta iniziò a bussare a ogni porta, regalando a ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.