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Fino al 23 febbraio presso la Galleria Fiaf di Via Santarosa 7 a Torino è da vedere una mostra dedicata a Riccardo Moncalvo, fotografo torinese e socio della Società Fotografica Subalpina dal 1930, le cui immagini, negli anni tra le due guerre, vennero pubblicate sugli annuari Luci ed Ombre, che furono il punto di riferimento della più avanzata ricerca fotografica in Italia. 

Riccardo Moncalvo, nato a Torino nel 1915, era un figlio d’arte, infatti  il padre era il titolare di uno studio di fotografia artistica industriale a Torino, si avvicina ben presto alla fotografia con ricerche che lo portano a esporre in numerosissime mostre.

Fin dal 1930 Riccardo era un socio della “Società Fotografica Subalpina, uno degli enti più noti della Torino del primo dopoguerra.

Negli anni tra le due guerre, la sue fotografie vengono pubblicate sugli annuari Luci ed Ombre, considerato in quel periodo un punto di riferimento della più avanzata ricerca fotografica in Italia.

Luci ed Ombre fu  pubblicato per la prima volta a Torino nel 1923, con il sottotitolo Annuario della fotografia artistica italiana, su iniziativa de Il Corriere Fotografico,  una delle più importanti riviste nazionali specializzate di fotografia, diretta da Stefano Bricarelli, insieme a Carlo Baravalle e Achille Bologna.

L’annuario si collocò in un contesto editoriale caratterizzato dalla presenza di ulteriori riviste di settore, come Progresso Fotografico di Milano, che dibattono intorno allo sviluppo di una fotografia “modernista”, che vuole superare le tendenze  tradizionali.

Torino, inoltre, con questa nuova pubblicazione confermò il so ruolo di epicentro della fotografia italiana, come testimoniato anche dall’Esposizione Internazionale di Fotografia, Ottica e Cinematografia, allestita in città fra maggio e giugno dello stesso 1923.

Gli annuari, ricchi di tavole fuori testo raffinatamente stampate, erano  la sintesi anno per anno delle più innovative riflessioni sull’estetica fotografica, portate avanti dagli operatori, sul modello degli stilemi della Straight Photography statunitense e della Nuova Oggettività tedesca,

Degni di nota sono i saggi che introducono ciascuna uscita, da considerarsi come primi e timidi tentativi di una critica fotografica strutturata, attività fino a quel momento compiuta in Italia principalmente da riviste non specializzate in questo settore, come Emporium, Casabella e Domus.

Moncalvo fu tra i primi a realizzare in Italia stampe fotografiche a colori professionali ed è storica la sua collaborazione con l‘architetto Carlo Mollino, dove evidenzia nelle sue immagini un occhio nuovo che, pur legato ad un’espressione romantica, tende alla geometria essenziale del segno.

Partecipo con successo a concorsi di tutto il mondo: in statistica FIAF dal 1956 al 1968, gli fu concessa l’onorificenza di EFIAP nel 1957.

Nel 1988 venne nominato dalla FIAF Maestro della Fotografia Italiana e mori nel 2008.

Numerosi i volumi su Moncalvo pubblicati negli anni,  tra cui diversi monografici.

La mostra è  visitabile nei seguenti orari: Lun-Gio 9,30-12,30 e 14,30-17; Ven 9,30-12,30