pastiera napoletana ricetta 2

La tradizione gastronomica napoletana, durante la Pasqua, ha come protagonista la  pastiera, a cui ruotano molte leggende.

Anche sulla ricetta ci sono versioni contrastanti, ma gli ingredienti che non devono mancare mai in una pastiera sono il grano, protagonista di questo dolce tipico, come la ricotta, e poi la farina, le uova e lo zucchero.

L’origine del nome stesso della pastiera, inoltre, è dibattuta, secondo una ipotesi, che non ha mai trovato fondamento, deriverebbe dal latino pastam con l’aggiunta di un suffisso di derivazione francese che significa di ieri.

Secondo una leggenda fu la sirena Partenope a inventare la pastiera dopo che gli abitanti di quella che poi sarebbe diventata Napoli, per ringraziarla di aver scelto il Golfo come sua dimora, incaricarono sette fanciulle della città di regalarle farina, ricotta, uova, grano tenero, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero.

Una convinzione diffusa è  che la pastiera sia stata inventata nel XVI secolo da alcune suore di un convento in via San Gregorio Armeno, nel cuore di Napoli, nota in tutto il mondo per le botteghe degli artigiani di presepi e pastori.

La ricetta della pastiera napoletana ha come base un guscio di pasta molto spessa, nel quale racchiudere tutti gli ingredienti, il grano, da cui viene creata una crema, insieme al latte, al burro e alle bucce d’arancia.

Anche dalla ricotta va ricavata una crema, con le uova, la cannella e l’aroma di fiori d’arancio. Quando entrambe le creme si saranno raffreddate bisogna unirle, aggiungere i canditi e versare il composto nella frolla, poi sulla parte superiore sono realizzate, sempre con la pasta frolla, delle strisce, che vengono posizionate in diagonale, a formare dei rombi.

La tradizione vuole che siano sette le strisce di pasta frolla che bisogna mettere sulla pastiera, un numero che racchiude numerosi significati.

Il primo si riferisce all’origine stessa della pastiera e alla leggenda della sirena Partenope e fa riferimento agli ingredienti utilizzati dalla sirena per creare il dolce mentre un’altra leggenda racconta che le mogli dei pescatori donassero al mare delle prelibatezze per favorire il ritorno sulla terraferma dei propri mariti e, un giorno, avrebbero donato al mare sette ceste, contenenti gli ingredienti utilizzati da Partenope per creare la pastiera.