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La figura di Santa Elisabetta è fondamentale all’interno dei Vangeli, e in particolare in quello redatto dall’evangelista Luca, era la moglie di Zaccaria, sacerdote del Tempio di Gerusalemme, madre di Giovanni Battista, profeta, e cugina della Madonna, madre di Gesù.

Luca da alcune informazioni sul conto di Santa Elisabetta. conosciuta anche con il nome Elisheba”, cioè “Colei che giura per Dio”, soffermandosi su alcuni episodi salienti della sua vita.

Il primo episodio è quello dell’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele, che apparve a Zaccaria mentre svolge il servizio sacerdotale all’interno del Tempio e gli disse che avrebbe avuto un figlio.

Ma Elisabetta e il marito, definiti nel Vangelo giusti davanti a Dio e quindi integerrimi in ogni loro azione, non avevano figli a causa della sterilità della donna e in quel tempo non avere discendenti era considerato un disonore, e per questo la coppia prova vergogna e sofferenza.

Zaccaria non credette subito alle parole proferite durante l’Annunciazione  e l’Arcangelo Gabriele decise di ammutolirlo fino a quando si sarebbe avverato ciò che ha detto.

Lo sposo di Elisabetta ritrovò la voce solo nel momento in cui la donna mise al mondo il bambino, al quale fu  dato il nome suggerito dall’Arcangelo, Giovanni Battista.

L’altro episodio raccontato da Luca nel Vangelo riguarda Maria, che al sesto mese di gravidanza, si recò a far visita alla sua parente Elisabetta, dopo che era stata messa a conoscenza dello stato interessante della cugina durante l’Annunciazione.

Per i Cristiani Santa Elisabetta divenne  la prima a riconoscere il Messia anche se non è ancora venuto alla luce e Maria, in risposta al suo saluto, intonò il Magnificat, un cantico di ringraziamento dedicato a Dio.

A questo particolare episodio i Cristiani hanno dato il nome di Visitazione.

Dopo la nascita di Giovanni Battista anche Zaccaria, ispirato dallo Spirito Santo, intonò il suo inno di benedizione rivolto a Dio.

Poi Elisabetta e Zaccaria scompaiono dal Vangelo di Luca, ma rappresentano degli esempi unici di misericordia divina ed umanità nuova.

Santa Elisabetta e suo marito abitavano nei pressi di Gerusalemme, a Ebron, nel luogo che oggi ha  il nome di Ain Karem, dove sono state costruite due chiese, una dedicata a Giovanni Battista e l’altra alla Visitazione.

La figura di Elisabetta, secondo la tradizione cristiana, si festeggia il 23 settembre, assieme al marito  Zaccaria, inoltre è la patrona e protettrice delle donne sterili e delle donne partorienti.