Collocato nel cuore della Svizzera, il Montreux Jazz Festival, che si terrà dal 5 al 20 luglio, tornerà come prima solo nel 2026, per i sessant’anni della manifestazione, perché ancora legato alle ristrutturazione del Centro dei Congressi, comprensivo dello storico Auditorium Stravinski.
Anche se fuori dalle abituali mura, i nomi dell’evento sono sempre da non perdere, collocati presso le Scène du Lac, bacino che sfrutta la pendenza naturale della Place du Marché, per contenere fino a 5’500 persone.
I musicisti di questa edizione saranno Trombone Shorty, venerdì 5 luglio, dividendo la serata con Jon Batiste; poi Zucchero (sabato 6) e Smashing Pumpkins (domenica 7); lunedì 8, ‘Smoke on the Water’ risuonerà sulle acque del Lemano, riportata in vita dai Deep Purple, in memoria del rogo del 1971, e in apertura di serata, Alice Cooper.
Ci saranno anche PJ Harvey con The National il 9, Paolo Nutini con Jessie Ware il 10 luglio, gli elettronici Kraftwerk l’11, poi il pianoforte si prenderà la scena con Diana Krall e Jamie Callum, entrambi di sabato 13, Massive Attack (il 15), Lenny Kravitz (il 16) e Sting, mercoledì 17 per la settima volta a Montreux, nuovamente in versione Police nel trio completato da Chris Maas (batteria) e Dominic Miller (chitarra).
Sabato 20 luglio ci sarà un gran finale new wave con i Soft Cell di Tainted Love e i Duran Duran, che tornano in Svizzera romanda dopo 35 anni di assenza.
Invece per Dionne Warwick, il 9 luglio nella sala del Casinò, con una capenza di 1’300 persone, sarà la prima volta.
All’interno della proposta jazz, afrobeat, pop e rap della storica location si esibirà anche il cantautore israeliano Asaf Avidan, in versione solista inedita e, a più di cinquant’anni dal concerto dei Pink Floyd a Montreux, il batterista e co-fondatore Nick Mason torna il 13 luglio con un programma incentrato sugli anni di fondazione della band, tra il 1967 e il 1972.