Papa Leone XIV

Dagli Stati Uniti a Roma: il cardinale Robert Francis Prevost è stato eletto Papa nella serata dell’8 maggio. Una scelta che parla di dottrina, cultura e ascolto.

Città del Vaticano, 8 maggio 2025 – Alle 19:18, l’annuncio ufficiale al mondo l’elezione del 267º Papa della Chiesa cattolica.

È il cardinale Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Papa Leone XIV, richiamando due delle figure più incisive della storia del papato: Leone I Magno e Leone XIII.

L’annuncio è risuonato dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, seguito dal tradizionale Habemus Papam e dal primo saluto del nuovo Pontefice: parole semplici, pacate, ma dense di significato.

Origini e formazione: chi è Robert Francis Prevost

Robert Francis Prevost è il primo nordamericano della storia, il 267esimo della Chiesa cattolica, e il quattordicesimo a prendere il nome di Leone. È nato a Chicago, negli Stati Uniti, il 14 settembre 1955, ha dunque 69 anni. È stato eletto pontefice l’8 maggio 2025 e succede a Jorge Mario Bergoglio. Prima degli studi sacerdotali ha seguito corsi di scienze matematiche e di filosofia.

A lungo ha lavorato in Perù ed è dunque un profondo conoscitore dell’America Latina. Nominato da Papa Francesco prefetto dello strategico Dicastero per i vescovi, è da tempo una voce molto influente in Vaticano. Proveniente dall’Ordine di Sant’Agostino, ha sostenuto le riforme del pontefice argentino durante il suo papato, in particolare quelle riguardanti i cambiamenti dell’architettura istituzionale interna.

Negli ultimi tempi si è anche esposto con parole critiche nei confronti di alcune scelte politiche della nuova amministrazione statunitense guidata da Donald Trump, in particolare per quanto riguarda i diritti dei migranti.

Un nome che parla alla storia

Con la scelta del nome Leone XIV, Prebost si colloca in una linea papale che evoca forza, dottrina e visione sociale.

  • Leone I Magno (440–461), proclamato Dottore della Chiesa, è ricordato per aver difeso Roma dai barbari e per il suo ruolo decisivo nel Concilio di Calcedonia.

  • Leone XIII (1878–1903) ha segnato l’ingresso della Chiesa nella modernità, promuovendo il pensiero sociale cattolico e l’apertura al mondo della scienza e della cultura.

Scegliere questo nome oggi significa indicare una guida autorevole, radicata nella tradizione ma attenta alle sfide del presente.

Una scelta significativa per la Chiesa

Il profilo di Papa Leone XIV sembra rispondere a questa urgenza: un uomo di pensiero ma anche di presenza pastorale, capace di parlare al cuore dell’Occidente e ai suoi interrogativi più profondi.

Inoltre, il suo legame con il mondo accademico, la formazione dei giovani e la ricerca teologica potrebbe segnare una nuova stagione di rinnovamento intellettuale per la Chiesa, sempre nella fedeltà al Vangelo e al Magistero.

I primi gesti del pontificato

Nel suo primo messaggio dalla Loggia, Papa Leone XIV ha chiesto ai fedeli di «pregare per me, perché sia un servo fedele del Vangelo e dei fratelli». Parole che indicano una visione sobria, profonda, non mediatica, orientata al servizio e all’ascolto.

Nei prossimi giorni si terrà la Messa solenne di inizio pontificato, a cui parteciperanno capi di Stato, delegazioni religiose e migliaia di fedeli da ogni parte del mondo.

Le sfide del futuro

Papa Leone XIV si troverà a guidare la Chiesa in un tempo segnato da frammentazione sociale, transizioni ambientali, guerre e crisi etiche. Ma anche da una ricerca autentica di senso e spiritualità.

Tra i dossier aperti sul tavolo del nuovo Papa:

  • il futuro del Sinodo sulla sinodalità,

  • la riforma della Curia Romana,

  • il rapporto con la Cina e i paesi a maggioranza musulmana,

  • l’evangelizzazione dell’Occidente e il ruolo dei laici nella Chiesa.

La sua elezione segna l’inizio di un nuovo cammino. E se la scelta del nome Leone XIV è un’indicazione, sarà un pontificato che unirà forza spirituale, lucidità intellettuale e impegno sociale.