La Tate Modern, simbolo dell’arte moderna e contemporanea di Londra, si affaccia su uno dei tratti più suggestivi del Tamigi e occupa l’edificio della Bankside Power Station, oltre alla nuova Switch House, che un tempo ospitava la grande centrale termoelettrica Bankside Power Station, chiusa nel 1983.

Nel 1995 gli architetti Herzog e de Meuron adattarono la centrale a carbone in modo che potesse ospitare le collezioni di arte moderna e contemporanea, il museo è stato inaugurato nel 2000, poi nel giugno 2016 la Tate Modern è stata ampliata con l’inaugurazione della Switch House, edificio a pianta irregolare dalle forme consolidate e antiche.

Le tematiche delle gallerie espositive sono state riprogettate per offrire ai visitatori un panorama esaustivo dell’arte moderna e una gamma sempre più diversificata di eventi, mostre e installazioni, in un percorso formato da opere di oltre 250 artisti provenienti da tutto il mondo di centri storicamente famosi e consolidati, come Berlino, Parigi, Londra e New York, che da quelli emergenti come San Paolo, New Delhi, Bangkok e Pechino.

La Tate Modern accoglie ogni anno un programma di mostre temporanee dedicate ad artisti di fama mondiale, come Henry Matisse, Marc Chagall, Roy Lichtenstein, William Kentrige, Alighiero Boetti e tanti altri maestri dell’arte.

Senza dubbio lo spazio espositivo più singolare della Tate Modern è la Turbine Hall, che ospitava i generatori elettrici della centrale, utilizzato tra ottobre e marzo per esporre opere progettate per questo luogo da artisti contemporanei, come il danese-islandese Olafur Eliasson che nel 2003 installò The Weather Project, un grande sole di luce artificiale.

La collezione permanente della Tate Modern è periodicamente cambiata in alcune delle sale espositive, per proporre un museo rinnovato, oltre che per vedere parti del vasto patrimonio pubblico che rimarrebbero sconosciute.

Collocata su diversi piani della galleria, la collezione permanente è divisa in diverse sezioni, a ognuna delle quali corrispondono opere esposte secondo gruppi tematici.

Nella sezione Poetry and Dream le tematiche sono il sogno, l’inconscio, l’archetipo e il mito; qui largo spazio è dato al Surrealismo e ai suoi maggiori rappresentanti, con capolavori di artisti come Salvador Dalì, Jean Arp, Mirò, per mettere in luce l’attività inconscia, oltre a quelle di Joseph Beuys, padre della performance e dell’installazione, che sin dagli anni Sessanta, attraverso il suo lavoro, ha promosso l’arte come pretesto di conoscenza oltre l’ambito artistico.

Al terzo piano della galleria il tema conduttore è Transfomed Vision con opere di artisti che hanno operato dopo la Seconda Guerra Mondiale, dove alcuni artisti abbandonarono il linguaggio figurativo a favore dell’Astrattismo, come Mark Rothko, rappresentante dell’Espressionismo Astratto Americano.

La sezione Structure and Clarity, al quarto piano, presenta l’arte astratta, nata nel periodo tra le due guerre, con gli artisti della scuola Bauhaus, fondata in Germania nel 1919, come Kandinsky, Klee, Josef Albers, che hanno contribuito a influenzare l’Arte del Novecento, in particolare il Minimalismo degli anni Sessanta, con artisti come Ellsworth Kelly o Donald Judd.

Sullo stesso piano c’è anche Energy and Process, dedicato al movimento italiano dell’Arte Pover, nato a Torino negli anni Sessanta, in cui i suoi rappresentanti mettevano in discussione le forme artistiche tradizionali ricorrendo all’utilizzo di stracci ed elementi naturali, per mostrare le possibilità di materiali non artistici, come vegetali, animali, minerali o persino processi mentali elementari.

La Tate Modern, oltre ad offrire una collezione unica, regolarmente propone conferenze, concerti e attività educative per ogni genere di pubblico.