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Il re che cambiò per sempre il volto della Francia…

Luigi Deodato di Borbone, molto più conosciuto come Re Luigi XIV, nacque a Saint-Germain-en-Laye, in Francia, il 5 settembre 1638, primogenito di Luigi XIII di Francia e Anna d’Austria.

Formalmente, Luigi divenne re di Francia all’età di cinque anni, nel 1643, alla morte del padre ma, per quasi i vent’anni successivi all’evento, fu il cardinale italiano Mazzarino, famoso per la sua biblioteca, a governare il Paese, grazie alla sua influenza sulla madre del Re Sole.

Alla morte dell’alto prelato, nel 1661, i cortigiani si rivolsero a Luigi, che risposo da quel momento esatto sarebbe stato l’unico depositario del potere sovrano.

Vissuto durante la Fronda, epoca turbolenta per la Francia, ricca di minacce e congiure continue, caratterizzata da attentati da parte dell’alta nobiltà al potere dei reali, Luigi XIV capì che doveva mettersi alla testa di un popolo numeroso, rappresentandone il vertice assoluto.

La cura dell’immagine, del potere centrale, delle finanze e della guerra, anche per fini di propaganda, furono le sue risorse, oltre ad una corte di letterati e poeti.

Dopo poco tempo dal suo insediamento, il re di Francia nominò Jean-Baptiste Colbert, figlio di un mercante, come ministro delle finanze, per evitare che un potente dell’alta aristocrazia potesse mettere in ombra la sua figura, e cosi fu anche per il ministro della Guerra, preferendo ai blasonati il Marchese di Luvois, figlio di un cancelliere.

Ogni singolo distretto del regno faceva capo a un messo statale nominato dal Re, secondo un sistema amministrativo efficace, che metteva in mostra il potere del sovrano e il suo controllo su ogni aspetto dello Stato, poi il re fece di una vecchia tenuta di caccia, Versailles, l’unica corte d’Europa, che dal 1682 divenne l’unica abitazione reale.

La reggia di Versailles fu frequentata da grandi artisti del teatro come Racine e Moliere, oltre che pittori, scultori e cantori.

In seguito il 17 ottobre 1685 Luigi proclamò l’editto di Fontainebleau, che decretò ufficialmente che la Francia era cattolica, senza divisioni o differenze religiose.

Il re nel 1660 si sposò con Maria Teresa d’Asburgo, detta anche Maria Teresa d’Austria, figlia del Re di Spagna Filippo IV e designata quale erede al trono spagnolo, che comprendeva il Regno di Napoli, il Regno di Sicilia, il Ducato di Milano, i Paesi Bassi spagnoli e il vastissimo impero coloniale del Sudamerica.

Quando morì senza eredi il Re spagnolo Carlo II, Francia e Austria si trovarono nuovamente l’una contro l’altra per la successione al trono, perché entrambe imparentate con la corona spagnola.

Luigi propose il Duca d’Angiò, pronipote della figlia maggiore di Filippo III di Spagna, Anna d’Austria, e nipote della figlia di Filippo IV di Spagna, Maria Teresa, moglie di Luigi XIV, mentre l’Austria aveva in Carlo, Arciduca d’Austria e figlio dell’Imperatore Leopoldo I del Sacro Romano Impero, il suo candidato, poiché sua nonna Maria Anna era una delle figlie del Re di Spagna.

Il vincolo però lasciato da Carlo nel suo testamento per chi avrebbe regnato dopo di lui era piuttosto pesante, poiché il pretendente avrebbe dovuto rinunciare al suo titolo nobiliare con la promessa di mantenere intatti i confini spagnoli.

La guerra per la successione scoppiò dopo la nomina di Filippo d’Angiò, nominato Filippo V, che nel 1701 promulgò l’Asiento, cioè la legge che dava l’esclusiva alla Francia da parte della Spagna sulla vendita degli schiavi nelle colonie del Nuovo Mondo.

Dopo le iniziali vittorie del conflitto, il Duca di Marlborough e il principe di Savoia ebbero diverse vittorie sulla Francia, il Portogallo si schierò con l’Austria e le battaglie di Ramillies e di Oudenaarde fecero perdere alle forze franco-spagnole i Paesi Bassi, così come la battaglia di Torino spinse il Re Sole ad abbandonare il fronte italiano.

Nel 1709 Luigi XIV dovette cedere tutti i territori conquistati, mantenendo alla Francia i territori del Trattato di Westfalia, firmato più di sessant’anni prima.

Vecchio e solo, il Re Sole morì il 1 settembre 1715, poco prima del suo settantasettesimo compleanno e gli successe il pronipote Luigi, Duca d’Angiò, con il nome di Luigi XV.