Si è spento a 95 anni Franco Cerri, tra i più grandi e autorevoli chitarristi italiani nel campo del jazz, vertici a cui arrivò da autodidatta.
Conduttore, presentatore, di forte carica empatica e comunicativa compositore, session-man, turnista, ha lavorato al fianco di artisti come Django Reinhardt, Chet Baker, Gerry Mulligan, Billie Holiday, Stéphane Grappelli, Lee Konitz, Dizzy Gillespie, Tullio De Piscopo e Jean Luc Ponty.
È uno dei tre chitarristi jazz italiani con una voce inserita nell’Enciclopedia Treccani, assieme a Carlo Pes e Lanfranco Malaguti.
Oltre ad aver suonato con molti grandi musicisti, è stato attore, docente ed era conosciuto ai più, per la sua apprezzata ed ironica pubblicità ai tempi di Carosello, come “uomo in ammollo”, slogan di una nota marca di detersivo degli anni Settanta e Settanta, per la quale è stato qualcosa in più di un uomo immagine.
Franco Cerri, era nato a Milano il 29 gennaio 1926, riceve la sua prima chitarra in regalo dal padre a diciassette anni ed inizia ad imparare a suonare da autodidatta, ispirandosi a Michele Ortuso. Lavora prima come muratore e poi come ascensorista presso la Montecatini.
Durante la seconda guerra mondiale si esibisce in spettacoli nei dopolavoro, riuscendo a farsi notare per la sua notevole tecnica; in questo periodo ha la sua prima esibizione radiofonica a Radio Tevere, voce di Roma libera che in realtà trasmetteva da Milano.
La svolta della sua vita, arriva nell’immediato dopoguerra quando entrò nell’orchestra di Gorni Kramer, con cui suonerà poi per 20 anni.
Lavora con il Quartetto Cetra e con Renato Rascel, con cui calca il palco come attore e ballerino.
Alla fine degli anni Cinquanta lo chiama la Rai, come conduttore di alcuni programmi divulgativi sul jazz per la neonata televisione italiana, mettendosi in evidenza come showman a tutto campo oltre che apprezzato musicista, venendo poi chiamato spesso come ospite in programmi come Il Musichiere e in Buone vacanze.
Suona con Bruno Martino, Renato Carosone, Nicola Arigliano, Nuccia Bongiovanni, Flo Sandon’s, Peter Van Wood e Johnny Dorelli.
Nell’ottobre 1966 debutta negli Stati Uniti esibendosi al Lincoln Center di New York, ottenendo notevoli consensi anche presso i jazzisti americani.
Sul finire degli anni Settanta, lavora con Mina e Roberto Vecchioni.
Dal 1977 al 1979 è apprezzato ospite fisso, insieme a Nicola Arigliano, nella trasmissione televisiva di cabaret Non stop, programma diventato vera e propria icona del tempo e trampolino di lancio di comici e attori come Carlo Verdone, il trio La Smorfia, i Giancattivi, Zuzzurro e Gaspare,
Nel 1980 ha formato un duo con il pianista Enrico Intra, con il quale fondò a Milano la Civica scuola di jazz.
Aveva festeggiato i suoi 90 anni sul palco del Teatro Dal Verme, nel capoluogo lombardo.